Scor-data: 11 giugno 1951
Mossadeq nazionalizza il petrolio dell’Iran… credendo che sia dell’Iran
di Howard Zinn (*)
«Iran: il rovesciamento della democrazia». Ecco lo storico Howard Zinn che parla (vedi asterisco in coda) mentre disegni e fotografie d’epoca accompagnano il suo racconto.
«Il 4 novembre 1979 un gruppo di iraniani infuriati occuparono l’ambasciata degli Stati Uniti a Teheran. Prendendo tutti in ostaggio, chiedevano che Mohamed Reza Pahlevi, lo scià che era fuggito con l’aiuto degli americani, fosse restituito al Paese per essere giudicato. Gli iraniani tennero l’ambasciata e i 52 ostaggi per 444 giorni. Esigevano anche le scuse da parte degli Stati Uniti per aver rovesciato il governo di Mohammed Mossadeq nel 1953. Nell’ambasciata (degli Usa) furono rinvenuti documenti relativi alle attività dei servizi segreti statunitensi in Medio Oriente, Asia meridionale e Unione sovietica. Si era cercato di distruggere questi documenti sminuzzandoli. Ma dita di donne esperte nel tessere i complicati motivi dei tappeti persiani riuscirono a rimettere insieme i pezzi.
Molti altri documenti erano sfuggiti alle trinciatrici. Nel 1982 il governo iraniano cominciò a pubblicarli. Nel 1995 erano stati stampati 77 volumi che furono intitolati “Documenti dalla topaia dello spionaggio statunitense”. I documenti rivelarono che gli Usa erano profondamente impegnati nel puntellare il regime brutalmente repressivo dello scià. […] Nel 1912 il governo di Londra aveva ottenuto il controllo del petrolio iraniano tramite l’Anglo-Iranian Oil Company (Aioc). […] Per stabilizzare il controllo sul petrolio iraniano gli inglesi destituirono lo scià Reza Khan nel 1941 e misero sul trono il figlio Mohammed Reza Pahlavi. Ma il malcontento (popolare) continuò. Il 1 maggio 1951 Mossadeq, un aristocratico nazionalista, dottore in legge e fondatore del Fronte Nazionale, fu eletto primo ministro del Parlamento iraniano. Non era mai accaduto che un primo ministro venisse scelto senza l’approvazione dello scià. Mossadeq aveva due obiettivi: creare una democrazia parlamentare, per ridurre il potere dello scià; strappare agli inglesi il controllo del petrolio iraniano. L’11 giugno Mossadeq nazionalizzò l’industria del petrolio, creando la National Iranian Oil Company. Gli inglesi erano indignati. Bloccarono le raffinerie e imposero l’embargo su tutto il Paese. Per i due anni successivi l’Iran non potè vendere il petrolio».
Cosa accadde poi e come gli Usa aiutarono la Gran Bretagna a rovesciare Mossadeq (il quale – incredibile ma vero – era in copertina sulla rivista «Time» nel gennaio 1952 come «L’uomo dell’anno, il George Washington iraniano») con la partecipazione del generale Norman Schwarkopf (vi ricorda qualcosa?) è una lunga storia che consiglio di leggere nelle parole di Howard Zinn e nelle immagini che l’accompagnano.
(*) Tratto dal bellissimo «Storia popolare dell’impero americano (a fumetti)» di Howard Zinn, Mike Konopacki e Paul Buhle, pubblicato nel 2011 in co-edizione Hazard e «il manifesto». Come già segnalato qui in blog Howard Zinn è un noto storico statunitense (racconta «dal basso» e senza censure ma ha insegnato all’università) mentre Buhle è un giornalista appassionato di fumetti e Konopacki un «political cartoonist».
Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sull’11giugno avevo, fra l’altro, queste ipotesi:1184 (avanti Cristo): caduta di Troia; 1289: battaglia di Campaldino; 1630; processione a Milano, così si diffonde la peste; 1833: fucilato Efisio Tola; 1859: muore Metternich; 1877: muore Renèe Vivien; 1944: strage nazista a Onna; 1961: Alto Adige, «notte dei fuochi»; 1962: primo congresso Sds; 1982: esce «Et»; 1986: importante documento Ue e Ce contro razzismo; 2002: è riconosciuto a Meucci (con un lieve ritardo…) di avere inventato il telefono; 2008: Mineo, 6 morti sul lavoro; 2010: a Torino Jorgovanka, una donna rom incinta, viene presa a botte e a colpi di mazza da baseball da un “anonimo” italiano… E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)
Solito vizio e bias dell’Impero… …Poi, per sfasciare Mohamed Reza Pahlevi (non sufficientemente servile), gli anglo-americani avevano usato l’insipiente Ruhollah Khomeini ed i suoi. Altra operazione fallita, almeno in parte…