Scor-data: 14 Gennaio 1875

nasce Albert Schweitzer, di franz (*).

Qui e Qui le pagina che Wikipedia dedica ad Albert Schweitzer, premio Nobel per la Pace nel 1952, Eugenio Montale e Boris Vian gli dedicano una poesia:

Il dottor Schweitzer

gettava pesci vivi a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato, ma
di gerarchia inferiore.

A quale gerarchia apparteniamo noi
e in quali fauci…? Qui tacque il teologo
e si asciugò il sudore.

Eugenio Montale, Diario del ’71 e del ’72.

da qui

Il dottor Schweitzer – Boris Vian 

Sia mezzanotte, sia mezzogiorno

Lei mi fa cacare, dottor Schweitzer.

Se sta entrando nella leggenda

Si calzi con suola di caucciù

Le sue scarpacce di vecchio trappoliere

Fanno troppo rumore, sopra i sassi.

All’avanguardia degli zozzoni

Si fanno scudo con la sua immagine.

Per chi è che vuole, dottor Schweitzer,

Rimetterli in buone condizioni

Quei negri che va riappicicando

E che domani scasseranno di nuovo?

Resti pure nei suoi templi di stucco

Suoni pure l’organo coi piedi

Studi pure Bach se ne ha voglia

Ma sappia che ormai da cent’anni

Per lungo per largo per traverso

Sia mezzanotte, sia mezzogiorno

Lei mi fa cacare, dottor Schweitzer

Questo era necessario fosse detto…

da Quaderni Piacentini, n.22, 1965

Qu’il soit minuit, qu’il soit midi
Vous me faites chier, docteur Schweitzer.
Si vous entrez dans la légende
Mettez des semelles de caoutchouc
Vos godasses de vieux trappeur
Ça fait du bruit sur les cailloux.
A l’avant garde des salauds
On se couvre de votre image
Pour qui voulez-vous les remettre
En bon état, docteur Schweitzer
Ces nègres que vous recollez
Et qu’on recassera demain ?
Restez dans vos temples à la noix
Jouez de l’orgue avec vos pieds
Étudiez Bach si ça vous plait
Mais sachez que depuis cent ans
En long en large et en travers
Qu’il soit minuit, qu’il soit midi
Vous me faites chier, docteur Schweitzer
Il importait que ce fût dit …
Boris Vian, “Cantilènes en gelée”

A son dernier printemps, celui de 1959, Boris Vian songeait à renouveler, avec Siné, l’art des images d’Epinal. Siné se voyait évidemment confier l’illustration et Boris était chargé de tirer la morale de l’histoire.

La vie édifiante du docteur Schweitzer, que l’oeuvre de Gilbert Cesbron Il est minuit, Docteur Schweitzer avait fait pénétré dans toutes les chaumières et chez les coiffeurs grâce aux magazines, devait constituer la première planche de la série.
Le Docteur Albert Schweitzer, pasteur protestant, avait installé à Lambaréné, au Gabon, un hôpital fait de bric et de broc où il soignait les nègres manu militari. Il se récompensait en jouant du Bach…

continua qui

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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