Scor-data: 25 febbraio 2009

Muore Philip Farmer, un Ariosto (o Rabelais?) moderno: moltiplicatore di mondi e sgretolatore di tabù

di Fabrizio «Astrofilosofo» Melodia (*)  

Un autore di fantascienza che io (ma sono in grande compagnia) ho sempre considerato un maestro, per la sua vena dissacrante e abrasiva, per la sua capacità d’infrangere il tabù del sesso, per avermi fatto capire quanto la fantascienza possa essere duttile, una miniera di libertà espressiva è Philip Josè Farmer: con mio grande rammarico il 25 febbraio 2009 se ne andò.

Era una persona che non badava nemmeno tanto alla bella pagina scritta quanto a essere sempre coerente e architettonicamente perfetto nelle trame e nella gestione dei personaggi. I suoi romanzi e racconti sono più simili agli antichi poemi epico cavallereschi, in modo abbastanza ariostesco, dove potevano esserci resurrezioni miracolose semplicemente perché l’autore non si ricordava cosa fosse accaduto prima, oppure trame che s’intrecciavano ad altre senza mai veramente incontrarsi: in lui si respira l’afflato del «Don Chisciotte» con gli eccessi di un Rabelais, un pastiche (come la tecnica narrativa che prediligeva) che suscita emozioni infinite.

Era nato il 25 gennaio 1918 a North Terre Haute nell’Indiana da una famiglia benestante e puritana. Fra i suoi antenati ci sono una mezza dozzina di nazionalità: dalla famiglia paterna ha antenati inglesi, olandesi e irlandesi, da quella materna scozzesi e tedeschi. La presenza di antenati Cherokee, vantata da Farmer stesso, non è accertata e pare più un suo vezzo. Il nome José è omaggio a una nonna materna (di nome Jose) reso maschile dall’accento – che non si capisce quanto sia voluto o arbitrario nelle copertine dei libri – anche se a ben guardare, visto l’ambiente linguistico, dovrebbe prevalere la pronuncia francese.

Ebbe infanzia difficile, tormentato dall’oppressiva educazione puritana paterna, che gli trasmetterà non poco il senso di chiusura nei riguardi della sessualità e da cui Farmer cercherà sempre di liberarsi. A nove anni, per evadere, cerca rifugio nei romanzi di fantasia e di avventura, leggendo i classici della letteratura greca, con particolare predilezione per la mitologia, e il ciclo del mago di Oz di Lyman Baum, che lo segnerà in modo indelebile nella sua allegra e scanzonata verve creativa.

Successivamente, a dieci anni, le sue letture aumentano esponenzialmente, scopre la fantascienza, divora Edgar Rice Burroughs, Jules Verne, Sherlock Holmes e i «Viaggi di Gulliver» di Jonathan Swift. Precedentemente (a 6 anni) la vista di un dirigibile gli suscitò una passione per i mezzi volanti più leggeri dell’aria.

Gli piaceva studiare e alle scuole superiori dimostrò notevoli doti fisiche d’atleta oltre che una spiccata vena letteraria, arrivando a concepire le prime idee per il ciclo «I fabbricanti di universi» (The makers of universes).

Dopo il diploma (nel 1937) s’iscrisse alla facoltà di giornalismo nel Missouri ma fu costretto ad abbandonarla per la bancarotta dell’azienda del padre. Per alcuni anni, Farmer lavorò come operaio per aiutare il padre a saldare i debiti.

Nel 1939, risolta la questione finanziaria, frequentò il corso di letteratura inglese, con specializzazione in filosofia al Bradley Polytechnical Institute di Peoria (Illinois), vincendo una borsa di studio come premio di scrittura creativa, ma quando scoprì che la vittoria era dovuta alle sue capacità di giocatore di football americano abbandonò repentinamente la squadra.

Decisivo per la sua vita sarà l’incontro, l’anno seguente, con la signorina Elisabeth Virginia Andre, agente immobiliare, che sposerà nel 1941. Nello stesso anno, Farmer entrò nell’Air Force come cadetto d’aviazione, ma alla notizia dell’attacco a Pearl Harbour chiese di essere congedato e riavvicinato alla moglie, dalla quale avrà due figli, Philip Laird e Kristen.

Dopo aver esordito con il suo primo racconto di genere bellico, «O’Brien and Obrenov» (1946) per la rivista pulp «Adventure», nel 1951 intraprende la strada della fantascienza, proponendo il racconto breve «Un amore a Siddo» («The Lovers») – in italiano è noto anche come «Gli amanti di Siddo» – alle riviste «Astounding Science Fiction» e a «Galaxy» che lo rifiutano (il tema della relazione amorosa fra un essere umano e un’aliena era ritenuto scabroso negli Usa puritani e razzisti degli anni Cinquanta). Il racconto viene pubblicato sul numero di agosto 1952 di «Startling Stories» e proprio il tema, che l’aveva fatto rifiutare dalle riviste più quotate, lo rende il caso dell’anno, tanto che nel 1953 ottiene il Premio Hugo come scrittore più promettente.

Dopo il successo del primo racconto, Farmer lasciò il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, scrivendo il romanzo «I owe for the flesh» («Sono in debito per la carne») per un concorso di fantascienza tenuto nel 1953 dalla editrice Shasta Press, una sussidiaria della Pocket Books. La storia vinse il concorso ma a causa del fallimento dell’editore Farmer non ricevette il premio di 4000 dollari: il suo lavoro non fu mai pubblicato e andò perso. La beffa e il danno: ritrovandosi sul lastrico, Farmer fu costretto a ritrovare un lavoro fisso.

Negli anni seguenti, causa anche il lavoro di agente immobiliare della moglie, si sposterà frequentemente, lavorando per lo più come scrittore tecnico per ditte specializzate in elettronica, riuscendo comunque a coltivare la passione per la narrativa fantascientifica e pubblicando i primi racconti della serie di John Carmody (il primo di questi cioè «Il frate e il giocatore» – in originale «Attitudes» – viene pubblicato nel 1953) e il suo primo romanzo «The Green Odyssey», storia di un astronauta naufragato su uno strano pianeta.

Nel 1959 Horace Gold, curatore di «Galaxy», lo contattò per chiedergli di scrivere un romanzo con tema legato al sesso per una nuova collana di libri e Farmer pubblicò l’anno dopo «Il figlio del sole» («Flesh»): un capitano di astronavi e il suo equipaggio tornano sulla Terra dopo un viaggio in ibernazione durato 800 anni e trovano la cultura del pianeta profondamente cambiata, con l’abbandono della tecnologia e un ritorno ai culti della fertilità, con ampi e chiari riferimenti alle teorie espresse da James Frazer nel suo fondamentale saggio «Il ramo d’oro».

La fortuna finalmente girò per il verso giusto e Farmer ritornò a pubblicare regolarmente; dal 1964, lasciò il lavoro per dedicarsi definitivamente solo alla scrittura.

Nel ’65 si trasferì a Beverly Hills, pubblicando successivamente «Fabbricanti di universi», il primo libro del ciclo omonimo. Qui il professore di storia Robert Wolf suona un corno ritrovato in una vecchia casa e si ritrova catapultato in un altro universo, strutturato a forma di zigurrat, dove ritorna alla forma fisica della giovinezza.

Un secondo premio Hugo arrivò nel 1968, con il romanzo breve «Il salario purpureo» («Riders of the purple wage») pubblicato precedentemente nell’essenziale e “scandalosa” antologia «Dungerous visions», curata da Harlan Ellison, che per anni fu tabù in Italia.

Nel 1971 Farmer riuscì finalmente a pubblicare il ciclo del «Mondo del Fiume», criticato duramente dai fondamentalisti cristiani, per la presenza di Gesù Cristo fra i resuscitati.

Lo accenno brevemente di seguito: il ciclo inizia con la contemporanea risurrezione lungo le rive di un misterioso Fiume di tutta l’umanità, dai proto-uomini fino all’inizio del XXI secolo. Il numero di risuscitati indicato è di poco superiore ai 36 miliardi di persone (36.006.009.637) di cui una buona parte provenienti dal ventesimo secolo, a causa dell’andamento esponenziale nella crescita della popolazione. Esiste una data oltre la quale non ci sono più resuscitati a causa dell’estinzione della razza umana in seguito a eventi collegati con il primo contatto con alieni, ma tale data non è ben fissata nel tempo. Ogni resuscitato si risveglia con le proprie memorie intatte in un corpo equivalente al proprio all’età di 25 anni ma dal quale sono stati completamente eliminati i difetti genetici e alcuni danni acquisiti (a esempio la dipendenza da droghe). I corpi sono inizialmente glabri ma i capelli ed i peli pubici cominciano a crescere normalmente, con l’eccezione di barba e baffi. Gli uomini risorgono tutti circoncisi, le donne biologicamente vergini (ossia con un imene intatto). Non è possibile il concepimento.

I corpi non sembrano soggetti a malattie e non subiscono invecchiamento; sono in grado di recuperare qualsiasi danno non mortale, comprese le mutilazioni. In aggiunta a questa maggiore resistenza nel corpo c’è una effettiva immortalità: un corpo troppo danneggiato per sopravvivere subisce l’esperienza della morte ma il giorno dopo si trova risorto, da qualche altra parte lungo le rive del fiume.

Tutti coloro che nella loro vita precedente sono morti prima del compimento dei 25 anni, si ritrovano in un corpo di età uguale a quella che avevano al momento della morte; crescono quindi sul Mondo del Fiume fino al raggiungimento dei 25 anni, quando l’invecchiamento si arresta. Nessun bambino di età inferiore ai cinque anni è risorto sul Mondo del Fiume.

Mi imbattei in Farmer per caso, durante una delle mie tante scorribande giovanili per le bancarelle di usato.Fra le altre cose fui attratto da un titolo per me significativo, «Il diario segreto di Phileas Fogg»: ne lessi le prime pagine e senza rendermene conto era arrivato a metà, senza smettere di ridere. Era la riscrittura de «Il giro del mondo in ottanta giorni», trasformato nello scontro tra due fazioni aliene per il possesso della Terra.

Da allora continuai ad approfondire la conoscenza di questo folle autore, che se ne infischiava di regole e altre amenità. Grazie, Philip. A presto ritrovarci nel Mondo del Fiume.

 

OPERE DI PHILIP J. FARMER

 

Ciclo dei Fabbricanti di Universi

Il fabbricante di universi (The Maker of Universes, Ace, #F-367, 1965), tr. Ugo Malaguti, Galassia n. 74, La Tribuna 1967; ristampa all’interno di Fabbricanti di universi Cosmo Oro n. 15, Editrice Nord 1974.

I cancelli dell’universo (The Gates of Creation, Ace, #F-412, 1966), tr. Vittorio Varacca, Galassia n. 157, La Tribuna 1972; 1a ristampa all’interno di Fabbricanti di universi Cosmo Oro n. 15, Nord 1974; 2a ristampa all’interno de Il nostro uomo per Ganimede, Bigalassia 44, La Tribuna, 1979.

Un universo tutto per noi (A Private Cosmos, Ace, #G-724, 1968), tr. Luigi Dancelli, Galassia n. 103, La Tribuna 1969; 1a ristampa all’interno di Un universo tutto per noi, Bigalassia n. 7, La Tribuna, 1971; 2a ristampa all’interno di Fabbricanti di universi, Cosmo Oro n. 15, Nord 1974.

Le muraglie della Terra (Behind the Walls of Terra, Ace, n. 71135, 1970), tr. Giampaolo Cossato, all’interno di Fabbricanti di universi, Cosmo Oro n. 15, Nord 1974.

Il mondo di Lavalite (The Lavalite World, Ace 47420-9, 1977) tr. Roberta Rambelli, Cosmo Oro n. 39, Editrice Nord 1979.

La rabbia di Orc il Rosso (Red Orc’s Rage, Tor, 1991), tr. Carlo Borriello, Il libro d’oro della fantascienza n. 81, Fanucci 1995. Libro collegato alla serie (ne sfrutta uno dei personaggi come strumento psicologico).

La macchina della creazione (More Than Fire, Tor, 1993), tr. Gianluigi Zuddas, Cosmo Oro n. 141, Editrice Nord 1994.

 

Ciclo del Mondo del Fiume (Riverworld)

Il fiume della vita (To Your Scattered Bodies Go, Putnam 77, 1971), tr. Gabriele Tamburini, Cosmo Argento n. 8, Editrice Nord 1971; 1a ristampa raccolto nel cofanetto Grandi Cicli n. 2, Editrice Nord 1983; 2a ristampa all’interno di Riverworld. Il Mondo del Fiume. Libro Primo, Grandi Opere n. 21, Editrice Nord 1992; 3a ristampa Urania n. 1205, Arnoldo Mondadori Editore 1993; 4a ristampa Oscar Fantascienza n. 115, Arnoldo Mondadori Editore 1994. Ristampato, con tutti gli altri, nel 2012 da Fanucci in edizione economica.

Alle sorgenti del fiume (The Fabulous Riverboat, prima pubblicazione sulla rivista World of If, giugno e agosto 1971, 1ª edizione in libro Putnam 1971), tr. Gabriele Tamburini, Cosmo Argento n. 20, Editrice Nord 1972; 1a ristampa raccolto nel cofanetto Grandi Cicli n. 2, Editrice Nord 1983; 2a ristampa all’interno di Riverworld. Il Mondo del Fiume. Libro Primo, Grandi Opere n. 21, Editrice Nord 1992; 3a ristampa Urania n. 1212, Arnoldo Mondadori Editore 1993; 4a ristampa Oscar Fantascienza n. 120, Arnoldo Mondadori Editore 1994. Ristampato nel 2012 da Fanucci in edizione economica.

Il grande disegno (The Dark Design, Putnam, 1977), tr. Roberta Rambelli, Cosmo Argento n. 77/78, Editrice Nord 1978; 1a ristampa raccolto nel cofanetto Grandi Cicli n. 2, Editrice Nord 1983;2a ristampa all’interno di Riverworld. Il Mondo del Fiume. Libro Primo, Grandi Opere n. 21, Editrice Nord 1992; 3a ristampa Urania n. 1222, Arnoldo Mondadori Editore 1994. Ristampato nel 2012 da Fanucci in edizione economica.

Il labirinto magico (The Magic Labyrinth, Putnam, 1980), tr. Roberta Rambelli, Cosmo Argento n. 113/114, Editrice Nord 1981; 1a ristampa raccolto nel cofanetto Grandi Cicli n. 2, Editrice Nord 1983; 2a ristampa all’interno di Riverworld. Il Mondo del Fiume. Libro Secondo, Grandi Opere n. 21, Editrice Nord 1992; Urania n. 1230, Arnoldo Mondadori Editore 1994; Bestseller Oscar n. 583, Arnoldo Mondadori Editore 1995. Ristampato nel 2012 da Fanucci in edizione economica.

Gli dei del Fiume (The Gods of Riverworld, Phantasia Press, 1983), tr. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Cosmo Argento n. 162, 1985; 1a ristampa all’interno di Riverworld. Il Mondo del Fiume. Libro Secondo, Grandi Opere n. 21, Editrice Nord 1992; 3a ristampa Urania n. 1248, Arnoldo Mondadori Editore 1995; 4a ristampa Bestsellers Oscar n. 657, Arnoldo Mondadori Editore, 1996. Ristampato nel 2012 da Fanucci in edizione economica.

 

C’è poi una raccolta di racconti, il primo dei quali ambientato nel mondo del fiume, Il mondo di Philip José Farmer (Riverworld and Other Stories, Berkley, 1979), tr. Roberta Rambelli, SF Narrativa d’Anticipazione n. 24, Editrice Nord 1981; contiene:

Riverworld (Riverworld, sulla rivista Worlds of Tomorrow, gennaio 1966)

Il vulcano (The Volcano, sulla rivista The Magazine of Fantasy and Science Fiction, febbraio 1976)

Il problema del ponte delicato (tra le altre cose) (The Problem of the Sore Bridge – Among Others, sulla rivista The Magazine of Fantasy and Science Fiction, febbraio 1975).

Brass e Gold. Ovvero: Cavallo e Zeppelin a Beverly Hills (Brass and Gold (or Horse and Zeppelin in Beverly Hills) nell’antologia Quark/4, 1971).

La voce del sonar nella mia appendice vermiforme (The Voice of the Sonar in My Vermiform Appendix, nell’antologia Quark/2, 1971).

Monologo (Monologue, nell’antologia Demon Kind, 1973).

Il Fantasma delle fogne (The Phantom of the Sewers su Riverworld and Other Stories, 1979).

 

La raccolta di racconti Gli avventurieri di Riverworld, tr. Piergiorgio Nicolazzini, Cosmo Argento n. 247, Editrice Nord 1994; contiene: Parte prima (Crossing the Dark River in Tales of Riverworld, Warner Questar, 1992); Parte seconda (Up the Bright River in Quest to Riverworld, Warner Questar, 1993). Coda (Coda in Quest to Riverworld, Warner Questar, 1993).

Nota: Tales of Riverworld e Quest to Riverworld sono due antologie che raccolgono racconti ambientati nel mondo del fiume scritti da autori diversi da Farmer (eccetto che i tre racconti citati e raccolti in questa antologia; i rimanenti sono inediti in italiano).

 

Ciclo di Dayworld

Il sistema “Dayworld” (Dayworld, SFBC, 1985), tr. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Cosmo Argento n. 168, Editrice Nord 1986; 1a ristampa nella raccolta La trilogia di Dayworld, Tascabili Omnibus, Editrice Nord 1994; 2a ristampa Classici Urania n. 298, Arnoldo Mondadori Editore, 1992.

Il ribelle di Dayworld (Dayworld Rebel, Berkley/Putnam, 1987), tr. Gianluigi Zuddas, Cosmo Argento n. 185, Editrice Nord 1987; 1a ristampa nella raccolta La trilogia di Dayworld, Tascabili Omnibus, Editrice Nord 1994.

La caduta di Dayworld (Dayworld Breakup, Tor, 1990), tr. Nicola Fantini, Cosmo Argento n. 210, Editrice Nord 1990; 1a ristampa nella raccolta La trilogia di Dayworld, Tascabili Omnibus, Editrice Nord 1994.

 

Ciclo di Opar (Tarzan’s World)

Opar, la città immortale (Hadon of Ancient Opar, DAW n. 100, 1974), tr. Lidia Lax e Diana Georgiacodis, Oscar Fantasy n. 2, Arnoldo Mondadori Editore 1989.

Fuga a Opar (Flight to Opar, DAW n. 197, 1976), tr. Lidia Lax e Diana Georgiacodis, Oscar Fantasy n. 8, Arnoldo Mondadori Editore 1990.

 

Exorcism Trilogy

L’immagine della bestia (The Image of the Beast, Essex House, 1968), tr. Luigi Giambonelli, Collana Blu, Olimpia Press 1972; 1a ristampa, Economica Tascabile n. 22, Fanucci 1994.

Nelle rovine della mente (Blown Essex House, 1969) tr. Luigi Giambonelli, Collana Blu, Olimpia Press 1973; 1a ristampa, Economica Tascabile n. 32, Fanucci Editore, 1995.

Primo contatto (Traitor to the Living, Ballantine, 1973), tr. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Cosmo Argento n. 41, Editrice Nord 1975; 1a ristampa Tascabili Fantascienza, Editrice Nord 1993.

 

Wold Newton

Festa di morte (A Feast Unknown, Essex House, 1969) tr. Federico Valli, I Capolavori della Fantascienza n. 11, De Carlo Editore, 1972.

Lord of the Trees, Ace, 1970 (inedito in italiano).

The Mad Goblin, Ace, 1970 (inedito in italiano).

Lord Tyger (Lord Tyger, Doubleday, 1970) in I Massimi della Fantascienza n. 29, Arnoldo Mondadori Editore, 1992.

Tarzan Alive: A Definitive Biography of Lord Greystoke, Doubleday, 1972 (inedito in italiano).

Doc Savage: una biografia apocalittica (Doc Savage: His Apocalyptic Life, Doubleday, 1972) in I Massimi della Fantascienza n. 29, Arnoldo Mondadori Editore 1992.

Il diario segreto di Phileas Fogg (The Other Log of Phileas Fogg, 1973) tr. Riccardo Valla, Urania n. 1140, Arnoldo Mondadori Editore, 1990. 1a ristampa, Classici Urania n. 263, Arnoldo Mondadori Editore, 1999.

The Adventures of the Peerless Peer, Aspen Press, 1974 (inedito in italiano).

A Barnstormer in Oz, Phantasia Press, 1982 (inedito in italiano).

 

Ciclo del Precursore

Si tratta non di un vero e proprio ciclo ma di quattro opere (due romanzi, una novelette e un racconto) ambientati nello stesso universo ma totalmente indipendenti fra loro.

Rastignac il maligno (Rastignac the Devil, nella rivista Fantastic Universe maggio 1954), tr. Ugo Fossati, Gamma n. 4, De Carlo Editore, 1966; 2a tr. Valentino De Carlo, Nebula n. 2, De Carlo Editore, 1973.

Gli anni del precursore (A Woman a Day, Galaxy-Beacon 291, 1960; originariamente pubblicata come Moth and Rust in Startling Stories giugno 1953; pubblicata anche come The Day of Time Stop e Time Stop!), tr. Ugo Malaguti, Galassia n. 94, La Tribuna 1968; 1a ristampa in Bigalassia n. 7, La Tribuna, 1971; 2a ristampa Urania n. 1018, Arnoldo Mondadori Editore 1986; 3a ristampa in I Massimi della Fantascienza n. 29, Arnoldo Mondadori Editore 1992; 4a ristampa Classici Urania n. 246; Arnoldo Mondaori Editore 1997.

Gli amanti di Siddo (The Lovers, 1961) come Un amore a Siddo Science Fiction Book Club, La Tribuna, traduzione: Gianni Fabrizi,1966; Science Fiction Book Club 53, La Tribuna, 1978; Cosmo Serie Oro. Classici della Narrativa di Fantascienza 119, Nord, traduzione: Riccardo Valla, 1991; Urania Collezione 063, Arnoldo Mondadori Editore, 2008 (sempre con la traduzione di Valla).

Come diventare dio e godersela (The God Business, 1954) (nell’antologia Un dio dal passato [ed altri romanzi brevi], tr. Roberta Rambelli nella collana Futuro. I pocket di fantascienza, Ubaldo Fanucci Editore, 1972; nella collana Sidera nello spazio e nel tempo, Fanucci Editore, 1982).

 

Altri romanzi

Pianeta in via di sviluppo (The Green Odissey, Ballantine, 1957), tr. Gianni Aimach, Slan 2, Libra 1970; tr. Barbara Piccioli, Classici Urania n. 234 con il titolo La rotta verde, 1996.

Il figlio del sole (Flesh, Galaxy-Beacon n. 277, 1960), tr. Gabriele Tamburini, Cosmo Argento n. 16, Editrice Nord 1972; 1a ristampa Tascabili Fantascienza, Editrice Nord 1992.

Il segreto del tempo (Cache from Outer Space, Ace 1962), tr. Roberta Rambelli, Saturno. Collana di fantascienza 2, Libra Editrice, 1977.

L’inferno a rovescio (Inside-Outside, Ballantine, 1964), tr. Roberta Rambelli, Galassia n. 61, La Tribuna 1966; 1a ristampa I Classici di Urania n. 113, Arnoldo Mondadori Editore 1986; 2a ristampa in I Massimi della Fantascienza n. 29, Arnoldo Mondadori Editore 1992.

Il tempo dell’esilio (Tongues of the Moon, Pyramid 1964), tr. Ugo Malaguti, Slan. Il Meglio della Fantascienza n. 19, Libra Editrice, 1973.

Una questione di razza (Dare, Ballantine, 1965), tr. Maurizio Cesari, Galassia n. 131, Casa Editrice La Tribuna, 1970.

Canzone d’amore (Love Song, Brandon House, 1970), tr. Luigi Giambonelli, Olympia Press Italia, 1974.

Si sveglia il dio di pietra (The Stone God Awakens, Ace, 1970) tr. Maurizio Nati e Sandro Pergameno, Futuro. Biblioteca di Fantascienza n. 16, Fanucci Editore, 1975

Pianeta d’aria (The Wind Whales of Ishmael, 1971) tr. Alfredo Pollini, Futuro. Biblioteca di Fantascienza n. 37, Fanucci Editore, 1978. 1a ristampa, Biblioteca di Fantascienza n. 4, Fanucci Editore, 1988.

L’ultimo dono del tempo (Time’s Last Gift, Ballantine, 1972) tr. Ugo Malaguti, Slan. Il Meglio della Fantascienza n. 22, Libra Editrice, 1974.

Venere sulla conchiglia (Venus on the Half-Shell, 1974 – inizialmente pubblicato sotto lo pseudonimo Kilgore Trout), tr. Angela Campana, Urania n. 693, Arnoldo Mondadori Editore, 1976. 1a ristampa, Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore, 1979 (col titolo Lo spaziale errante). 2a ristampa Classici Urania n. 87, Arnoldo Mondadori Editore, 1984. 3a ristampa, Collezione Urania n. 015, Arnoldo Mondadori Editore, 2004.

Cristo marziano (Jesus on Mars, Pinnacle, 1978) tr. Riccardo Valla, Fantascienza Book Club n. 1, Sevagram, 1984. 1a ristampa Classici Urania n. 175, Arnoldo Mondadori Editore, 1991.

Il sole nero (Dark Is the Sun, Del Rey, 1979) tr. Roberta Rambelli, Cosmo. Collana di Fantascienza n. 124/125, Editrice Nord, 1982.

Roger Two Hawk (Two Hawks from Earth, 1979) tr. Nicoletta Vallorani, Cosmo Argento 156, Nord 1985; Tascabili Fantascienza, Nord 1994.

Il distruttore (The Unreasoning Mask, Putnam, 1981) tr. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Cosmo. Collana di Fantascienza n. 147, Editrice Nord, 1984. 1a ristampa, Tascabili Fantascienza, Editrice Nord, 1992.

Escape from Loki, Bantam, 1991. (inedito in italiano)

The Caterpillar’s Question in collaborazione con Piers Anthony, Berkley, 1992. (inedito in italiano)

 

Romanzi non di fantascienza

Fire and the Night Regency, 1962 (inedito in italiano)

Un mestiere difficile (Nothing burns in Hell, Tor, 1998), Giallo Mondadori n. 2688.

The Dark Heart of Time: a Tarzan Novel, Del Rey, 1999. (inedito in italiano)

 

Antologie – in ordine di prima pubblicazione

Relazioni aliene (Strange Relations, Ballantine, 1960) tr. Alfredo Pollini, Futuro. Biblioteca di Fantascienza n. 3, Fanucci. Contiene:

Padre (Father)

Madre (Mother)

Figlia (Daughter)

Figlio (Son – pubblicato originariamente come Queen of the Deep)

Il fratello di mia sorella (My Sister’s Brother, pubblicato originariamente come Open to Me, My Sister).

 

Un dio dal passato (The Alley God, Ballantine, 1962), tr. Roberta Rambelli, I Pocket di Fantascienza n. 2, Fanucci 1972; 1a ristampa Sidera nello spazio e nel tempo n. 2, Fanucci 1982. Contiene:

Un dio dal passato (The Alley Man)

La figlia del comandante (The Captain’s Daughter)

Come diventare dio e godersela (The God Business).

 

Notte di luce, Galassia 125, La Tribuna 1970; ristampa Cosmo Oro n. 22, Editrice Nord 1976. Raccolta dei racconti di padre John Carmody in modo da formare un unico romanzo. Composto da:

Notte di luce (1ª parte di The Night of Light, in Fantasy & Science Fiction, giugno 1957)

Un viaggio di poche miglia (A Few Miles in Fantasy & Science Fiction, ottobre 1960)

Prometeo (Prometheus in Fantasy & Science Fiction, marzo 1961)

Il giusto atteggiamento (Attitudes in Fantasy & Science Fiction, ottobre 1953)

Il padre del pianeta (2ª parte di The Night of Light).

 

Racconti – in ordine di prima pubblicazione

Mordi il prossimo tuo oppure Una scodella più grande della Terra (A Bowl Bigger Than Earth, If, settembre 1967) tr. Hilja Brinis, Il primo libro delle metamorfosi, Urania n. 482, Arnoldo Mondadori Editore, 1968; 2a tr. Andrea Terzi, La grande avventura, Mistral n. 6, Rizzoli, 1989.

Fra le rovine della mia mente (Sketches Among the Ruins of My Mind, Nova 3, 1973) tr. Paolo Busnelli, Robot n. 26, Armenia Editore, 1978; 1a ristampa, raccolta Robot n. 12, 1979; tr. Andre Terzi Vagando tra le rovine della mia mente, Mistral n. 6, Rizzoli, 1989.

Dopo la caduta di King Kong (After King Kong Fell, Omega 1973) tr. Paolo Busnelli, I Libri della Paura n. 15, SIAD Edizioni, 1980; 2a tr. Andrea Terzi La grande avventura, Mistral n. 6, Rizzoli, 1989; 1a ristampa, Mostri del cielo e della terra, Urania n. 1155, Arnoldo Mondadori Editore, 1991; 2a ristampa, Millemondi Primavera 1999: Creature dello spazio profondo, Millemondi n. 19, Arnoldo Mondadori Editore, 1999.

Il problema del ponte delicato (tra le altre cose) oppure Il problema del ponte dolorante (The Problem of the Sore Bridge… Among others – scritto con lo pseudonimo di Harry Manders – Fantasy & Science Fiction, settembre 1975) tr. Roberta Rambelli, SF Narrativa d’Anticipazione n. 24, Editrice Nord, 1981; 2a tr. Marco Pinna, Sherlock Holmes nel tempo e nello spazio, Arnoldo Mondadori Editore, 1990.

Un bozzetto di Scarletin (A Scarletin Study – scritto con lo pseudonimo di Jonathan Swift Somers III – Fantasy & Science Fiction, marzo 1975) tr. Maura Arduini, Sherlock Holmes nel tempo e nello spazio, Arnoldo Mondadori Editore, 1990.

 

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili ma sinora sempre evitati) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”. Talvolta il tema è più leggero che ogni tanto sorridere non fa male, anzi.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 25 febbraio avevo, fra l’altro, ipotizzato: 1569: bolla antisemita di Pio V; 1643: massacro di Kieft; 1793: «Tutti gli uomini nascono con eguali diritti» dice Washington; 1894: nasce Ernst Friedrich; 1941: sciopero generale in Olanda contro i nazisti; 1947: Stalin visiona il film «Ivan il terribile»; 1952: il Sant’Uffizio “sfratta” don Zeno Saltini; 1964: Clay batte Liston; 1986: il dittatore Marcos scappa; 1994: massacro a Hebron … e chissà, a ben cercare, quante altre «scordate» salterebbero fuori.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.

Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info.

Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

 

Redazione
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