Scor-data: 27 maggio 1797
“Gracco” Babeuf alla ghigliottina
di d. b. (*)
«Vi farò diventare coraggiosi, se necessario contro la vostra volontà»: così François-Noël Babeuf detto Gracco in onore dei romani Gracchi, riformatori e tribuni della plebe.
Nato nel 1760 è stato giornalista e attivista politico, per la sua «Rivoluzione degli uguali» viene considerato precursore degli anarchici e dei social-comunisti.
Il suo scontro con le degenerazioni della rivoluzione francese si inasprisce dopo il 9-10 termidoro (cioè il 27-28 luglio) 1794 quando cioè gli esponenti del «Comitato di salute pubblica», per primo Robespierre, vengono arrestati e ghigliottinati. Babeuf era deluso da Robespierre, dopo la repressione del movimento sanculotto, e inizialmente pensò che i «termidoriani» mirassero a un’autentica eguaglianza sociale. Era invece la borghesia che voleva stroncare la Rivoluzione.
Nei mesi successivi Babeuf e la «Società degli eguali», cresciuta intorno a lui, chiamano alla rivolta perché si torni alle idee rivoluzionarie, alla Costituzione del 1793. Mentre la crisi economica e la repressione crescono, Napoleone Bonaparte chiude la «Società degli eguali». Ma Gracco Babeuf non si arrende. Il 30 marzo 1796 (10 germinale) nasce un «Comitato insurrezionale» che comprende anche Filippo Buonarroti, Sylvain Maréchal, Jacques Roux e Jean Varlet. E’ anche una canzone scritta da Babeuf a segnare il suo destino: «Mourant de faim, mourant de froid» (Morendo di fame, morendo di freddo) era così popolare da far paura. E’ uno dei pretesti con i quali Babeuf e gli “eguali” vengono arrestati. Il 20 febbraio 1797 inizia il processo e il 26 maggio Babeuf e Darthè sono condannati a morte mentre altri “congiurati” vengono esiliati (fra loro Filippo Buonarroti) o incarcerati. Babeuf si accoltellò nella sua cella, per cui venne ghigliottinato il 27 ormai moribondo.
Così lo ricorda Anarcopedia.
«La Rivoluzione del 1789 – aveva scritto Babeuf – fu la rivolta dei poveri contro i ricchi per conquistare la vera eguaglianza, l’eguaglianza di fatto e non a parole». Non è una chimera. La realizzò – spiega Gracco Babeuf – il legislatore spartano Licurgo ripartendo egualmente oneri e benefici, garantendo a tutti la sufficienza e a nessuno il superfluo. Le persone più stimabili condivisero il grande principio dell’eguaglianza. Non tanto Gesù, come si pensa, perché la sua massima «ama il fratello tuo come te stesso» non dice esplicitamente che «la prima di tutte le leggi è che nessun uomo può legittimamente pretendere che qualcuno dei suoi simili sia meno felice di lui». Il fine della società è dunque la felicità comune; la terra deve essere di tutti; l’eredità familiare è un «orrore»; tutto ciò che un membro della società possiede al di sopra della sufficienza dei suoi bisogni è il risultato di un furto; «la superiorità dei talenti» è solo un’opinione utilizzata dai cospiratori contro l’eguaglianza; l’attuale educazione, patrimonio esclusivo di una parte dei membri della società, è una mostruosità; occorre assicurare a ciascuno e alla sua posterità la sufficienza e nient’altro che la sufficienza; l’unico mezzo per arrivarci è stabilire l’amministrazione comune, sopprimendo la proprietà privata.
(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 27 maggio avevo, fra l’altro, queste ipotesi: 1234: Gregorio IX rafforza l’Inquisizione; 1840 muore Paganini; 1890: nasce Huan Ranulfo; 1910: muore Kock; 1923: nasce Lorenzo Milani; 1930: nasce John Barth; 1960: golpe in Turchia; 1991: legge vaccinazione epatite; 1993: strage via Georgofili; 2010: Usa, abrogazione Dadt (contro i gay). E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)