Scor-data: 28 giugno 1945
Una storia (fra le tante) di padroni italiani all’ombra degli Usa
di d. b. (*)
«Memorandum sui presunti “movimenti reazionari” nell’Italia del nord»: così si intitola un documento segreto, datato 28 giugno 1945, del Dipartimento di Stato Usa che venne ripubblicato sul quotidiano «il manifesto» il 18 aprile 1974. Vale citarne qualche brano: «Rocco Piaggio, armatore e proprietario della fabbrica di sapone Mira Lanza e di grandi zuccherifici […] Durante l’incontro è stato deciso che il comunismo sarà combattuto: a) con una intensa campagna di propaganda che includa la condanna di leader comunisti e scrittori comunisti; b) con le armi […] Della distribuzione delle armi e dell’organizzazione di gruppi armati per la reazione è stato incaricato Zaniboni […] Rocco Piaggio ha versato 15 milioni dicendo che sotto il fascismo era schiavo al 50 per cento, sotto il comunismo diverrà schiavo al 100 per cento».
Quando «il manifesto» scova questo documento un altro Piaggio (Andrea Maria) è incriminato per la «Rosa dei venti». All’epoca non si sapeva che la «Rosa dei venti» era una filiazione di Gladio con di mezzo un tal Francesco Cossiga che su questo blog è sempre e motivatamente Kossiga. I documenti segreti statunitensi che vengono regolarmente de-secretati e resi pubblici (grazie a una legge nota come Freedom Act) oggi danno un quadro ben più impressionante dei legami fra padroni italiani, servizi segreti di Usa e Inghilterra, vecchi fascisti che si stanno riarmando ma anche delle complicità con il piano Odessa (inventato, sul finire della guerra, dal colonnello tedesco Otto Skorzeny) per assicurare una via di fuga a uomini – e soldi – del nazismo sconfitto. Quando nel 1975 pubblicai (con la Coines) «Agenda nera: 30 anni di neofascismo in Italia» non avevo invece la possibilità di consultare i documenti (desecretati) dei servizi statunitensi eppure trovai molte conferme a stabili legami fra padroni e fascisti dall’immediato dopoguerra agli anni ’70. Anche l’ex partigiano (bianco) Enrico Mattei, leader dell’Eni, pensava che in nome dell’anti-comunismo tutto fosse lecito: gli viene attribuita una frase chiarificante: «Mi servo anche dei fascisti, quando occorre, ma allo stesso modo in cui uso il tassì: finita la corsa, pago e scendo».
(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 28 giugno fra l’altro avevo ipotizzato: 1712: nasce Rousseau; 1867: nasce Pirandello; 1924: nasce Danilo Dolci; 1956: rivolta anti-Urss a Poznan; 1969: rivolta a Stonewall; 1989: muore Joris Ivens; 1994: inizia un processo dove McDonalds sarà sconfitta da militanti di Greenpace. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)