Scor-data: 8 agosto 1931

Nasce Roger Penrose

di Fabrizio Astrofilosofo Melodia (*)

Buon compleanno, dottor Penrose.

Ho avuto modo di conoscerla con la lettura del suo libro “La strada che conduce alla realtà”, un testo che mi fu regalato in occasione di un mio compleanno da un caro amico informatico, e che si rivelò una sopresa davvero gradita.

Era la prima volta che leggevo di lei, una strana figura di filosofo, matematico, fisico e cosmologo, che univa tutte le sue passioni in un insieme coerente e pregnante di significato. Nato a Colchester, in Inghilterra, l’ 8 agosto del 1931, lei era figlio del genetista e matematico Lionel Penrose, due fratelli altrettanto dotati, Jonathan Penrose, gran maestro di schacchi, e Oliver Penrose, valente matematico. Il suo impegno nei vari campi è assolutamente fondamentale, come dimenticare la sua “tassellatura” (1974), formata da due tasselli che possono ricoprire un piano solo aperiodicamente, la cui struttura venne poi ritrovata nella disposizione degli atomi nei quasicristalli, aprendo poi una forte collaborazione con Stephen Hawking riguardo alle teorie sui buchi neri e gli universi quantici. Mi hanno affascinato molto i suoi studi sull’intelligenza artificiali e i suoi limiti intrinseci: ho trovato molto interessanti, soprattutto per uno scrittore di fantascienza come me, le sue considerazioni sulle differenze ineliminabili tra intelligenza artificiale e umana, in quanto la seconda può operare al di fuori della logica formale, come sapere la verità di proposizioni non dimostrabili o risolvere il problema della terminazione, messo in luce nel 1936 dal suo collega matematico Alan Turing, per il quale stabilisce che non può esistere un algoritmo generale che stabilisca la prosecuzione o meno di un algoritmo stabilito e di un input finito, confermando quando aveva detto il filosofo John Lucas del Merton College dell’università di Oxford. La sua teoria più affascinante è decisamente quella riguardo alla coscienza quantica, una teoria della consapevolezza umana che lei avrebbe messo a punto partendo dagli studi di Stuart Hameroff. Secondo la sua teoria, la coscienza umana sarebbe il risultato, per modalità ancora ignote, di scontri quantistici nei microtuboli dei neuroni, che rientrerebbero in una nuova teoria capace forse di unificare la teoria della relatività di Einstein con la meccanica quantistica (teoria della coscienza quantistica o “riduzione obiettiva orchestrata”, abbreviata in Orch OR, da orchestred objective reduction). Nonostante il suo dichiarato ateismo militante, lei avrebbe affermato su base scientifica che la coscienza umana potrebbe sopravvivere alla morte fisica in quanto andrebbe a finire in una delle stringhe che comporrebbero lo spaziotempo, non in un aldilà ma nell’esistenza infinita del multiverso, una teoria che affonderebbe le sue radici nella filosofia dell’eterno ritorno dell’uguale del filosofo tedesco Friedrich W. Nietzsche e nella teoria della reincarnazione espressa dal buddismo. Tale teoria, contestata in primo luogo da Max Tegmark il quale fece notare le eccessive differenze di sollecitazione dei neuroni che di fatto renderebbero impossibile la coscienza per i tempi troppo lunghi di reazione, spiegherebbe razionalmente i fenomeni post mortem e paranormali non negandoli ma semplicemente facendo comprendere che essi sono perfettamente naturali. Maturata grazie alla sua collaborazione con Stephen Hawking, con il quale lei arrivò a scoprire anche i reticoli di spin per descrivere in modo avanzato la geometria quantistica, la teoria della coscienza quantica spiegherebbe anche molti fenomeni dei buchi neri. Secondo quanto lei, dottor Penrose, descrive nel libro “Dal Big Bang all’eternità”, lei teorizzava che anche l’energia e la materia si dissolveranno e i buchi neri assorbiranno il restante, evaporando poi secondo la legge di evaporazione di Hawking. Non sarebbe comunque la fine, poiché i fotoni continueranno a esistere e il tempo si fermerà, le distanze si annulleranno, generando cosi un nuovo “Big Bang”, che darà origine a un nuovo universo, uno degli infiniti “eoni”, corrispondenti a 10 elevato alla 100, che comporrebbero l’universo eterno. La prova di tale asserzione è costituita dalla radiazione di fondo.

Assolutamente affascinante, una teoria geniale e che potrebbe essere vero, se accettassimo il modello. Tanti auguri, dottor Penrose, io il suo modello lo accetto molto volentieri.

 

Per approfondire:

  • “La mente nuova dell’imperatore” (“The Emperor’s New Mind: Concerning Computers, Minds, and The Laws of Physics”), Rizzoli, Milano 1992
  • “Ombre della mente” (“Shadows of the Mind: A Search for the Missing Science of Consciousness”), Rizzoli, Milano 1996
  • “Il grande, il piccolo e la mente umana” (“The Large, the Small, and the Human Mind”, in collaborazione con Abner Shimony, Nancy Cartwright e Stephen Hawking), Raffaello Cortina, Milano, 1998.
  • “La natura dello spazio e del tempo” (“The Nature of Space and Time”, in collaborazione con Stephen Hawking), Rizzoli, Milano 2002.
  • “La strada che porta alla realtà” (“The Road to Reality: A Complete Guide to the Laws of the Universe”), Rizzoli, Milano, 2005.
  • “Dal Big Bang all’eternità. I cicli temporali che danno forma all’universo” (“Cycles of Time”), Rizzoli, Milano, 2011, illustrazione di R. Penrose.

 

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili e chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)

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