Scor-data: 9 ottobre 1978
Muore Jacques Brel
di Giorgio Chelidonio (*)
Chi, sotto i 40 anni, oggi lo conosce …alzi la mano.
Io stesso l’ho conosciuto molto in ritardo i suoi testi, che non erano “canzonette” ma spesso vere e proprie poesie visuali musicate: l’Italietta dei primi anni ’60 certo non se ne accorse, rapita com’era dalle ritepavoni e dai littletoni di turno. Come del resto si accorse di Bob Dylan solo per la sua comparsa elettrificata nelle classifiche di Bandiera Gialla (1), continuando ad ignorarne ben altri testi come a esempio «Masters of War» (1963) o la dolcissima «Boots of spanish leather» (1964).
Solo Gino Paoli ci fece conoscere Brel con «Non andare via» (2), buona traduzione di «Ne me quitte pas» (3) che troppi credettero non essere una cover, come spesso succedeva nella seconda metà degli anni ’60.
Ma la poesia visiva di Jacques Brel si manifestava in diverse altre sue canzoni: imperdibile e tuttora magica «Le plat pays» (4), vero e proprio paesaggio identitario musicato. Tuttora godibilissima, sotto questo profilo, «Dans le port d’Amsterdam» (5) è un testo che trasuda un’umanità profonda non facile da ritrovare (come turisti) nell’Olanda degli anni 2000. E nel 1971 toccò a Giorgio Gaber riproporre, rielaborata in italiano, «I borghesi» che Brel aveva cantato vent’anni prima – «Les bourgeois» è del 1952 – (6), testimonianza lucida dell’altro suo filone di riflessioni musicate, quello dell’ironia, totalmente o quasi ignorata dal musicarellismo imperante in Rai.
Recuperare l’intensità e la profondità dei testi di Brel è un buon vaccino contro l’endemica epidemia di superficialità che ammorba la società italiana,
Buon ri-ascolto.
Spunti on-line:
http://it.wikipedia.org/wiki/Jacques_Brel
- http://it.wikipedia.org/wiki/File:Bandieragialla65.jpg o del “com’eravamo”
- http://www.youtube.com/watch?v=qHhRuQRMLK4
- http://www.youtube.com/watch?v=seMFkItmGFs
- http://www.youtube.com/watch?v=seMFkItmGFs
- http://www.youtube.com/watch?v=r8lWkNnhJB0
- http://www.youtube.com/watch?v=dCHi5apc1lQ
e per approfondire : http://www.jacquesbrel.be/
(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 9 ottobrefra l’altro avevo ipotizzato: 1253: muore Robert Bighead; 1876: nasce il telefono; 1889: nasce Guido Picelli; 1906: nasce Senghor; 1946: la polizia spara a Roma, 4 morti; 1953: Aristarco e Renzi in carcere; 1958: muore Pio XII; 1963: strage del Vajont; 1967: ucciso il Che; 2010: a Trento stuprato un gay.E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)
Jacques Brel sta nel paradiso degli immensi