Scor-date: 13 giugno 1944

Il sangue di Niccioleta
di d. b. (*)
La mattina del 13 giugno il villaggio di Niccioleta viene accerchiato dai reparti del 3° Polizei-Freiwillingen-Bataillon “Italien” ovvero Ss italiane comandate da ufficiali tedeschi. Parte un rastrellamento, guidato dai fascisti locali. Tutti gli uomini sono arrestati: 6 minatori, membri del Comitato antifascista, vengono subito fucilati; altri 150 sono trasferiti a Castelnuovo Val di Cecina. Il giorno dopo 77 vengono uccisi e i più giovani deportati in Germania.
Come titola una ricerca – di Lucio Nicolai – l’eccidio di Niccioleta è «Il “sangue dimenticato” di una strage operaia»: nella pubblicistica e persino nella memoria locale non ne è rimasta quasi traccia nonostante un libro di Luciano Bianciardi e Carlo Cassola («I minatori della Maremma», Laterza 1956) dedichi un capitolo a questa strage. Nicolai riprende il titolo dal film di Luigi Faccini «Canto per il sangue dimenticato» che purtroppo passò sotto silenzio (censura strisciante, se preferite) come quasi tutti i film di questo bravo regista.
La ricerca di Lucio Nicolai è stata pubblicata sulla bella (e purtroppo poco conosciuta) «Zapruder» ovvero «rivista di storia della conflittualità sociale» che dal 2002 racconta storie scomode con il rigore dei ricercatori ma anche la rabbia dei ribelli mai domi. A proposito è uscito il 30esimo numero: lo trovate in libreria oppure scrivete info@storieinmovimento.org. per info o abbonamenti (3 numeri per 30 euri). Come sarebbe a dire? Non sapete chi era Zapruder? Ma informatevi subito poffarbacco (intanto vi dò un indizio – John Kennedy – per vedere se vi torna la memoria).

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, un disegno o una foto. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

Redazione
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