5 ottobre 1994: istituita la giornata mondiale degli insegnanti

di Fabrizio Melodia

«Gli insegnanti costituiscono un fondamento essenziale della forza a lungo termine di ogni società – essi forniscono ai bambini, ai giovani e agli adulti le conoscenze e le competenze necessarie per soddisfare le proprie potenzialità. Tuttavia, in tutto il mondo, troppi insegnanti non hanno la libertà e il sostegno di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro, che è di vitale importanza. È per questo che il tema della Giornata Mondiale degli Insegnanti di quest’anno – “Teaching in Freedom, Empowering Teachers” – ribadisce il valore degli insegnanti e riconosce le sfide che molti incontrano nel corso della loro vita professionale in tutto il mondo. Essere un insegnante accreditato significa avere accesso a una formazione di alta qualità, salari equi e opportunità continue per lo sviluppo professionale. Significa anche avere la libertà di sostenere lo sviluppo di curricula nazionali e l’autonomia professionale per scegliere i metodi e gli approcci più adeguati che permettano un’educazione più efficace, inclusiva ed equa. Inoltre, significa essere in grado di insegnare in totale sicurezza durante i momenti di cambiamento politico, instabilità e conflitti»: così scrive con grande fervore Irina Bokova, direttore generale dell’ UNESCO, in occasione della Giornata Mondiale degli insegnanti, giunta alla 27esima ricorrenza.

Cos’è la giornata mondiale degli insegnanti? È nata 27 anni fa, con la sottoscrizione dell’ONU alla carta dello status degli insegnanti, volta a valorizzare la figura chiave degli insegnanti nella realizzazione delle potenzialità e delle aspirazioni delle nuove generazioni.
Non a caso, nel 2019, la Francia festeggiò tale ricorrenza con il tema “Giovani docenti. Il futuro della professione”, tra seminari e attività in cui si rifletteva sul lavoro svolto, sulle problematiche della scuola e dell’ insegnamento, sul futuro dell’ insegnamento stesso, sempre più necessario e sempre più interdisciplinare.
Nel 2020, in seguito alla pandemia da coronavirus, la giornata mondiale degli insegnanti ha messo in luce come il mondo sia arrivato a un bivio, laddove la garanzia del diritto allo studio per tutti ha ricevuto un brutto colpo in ogni luogo. Il fallimento della didattica a distanza e la precarietà dell’ insegnamento sono solo la punta dell’ iceberg in un periodo dove la privatizzazione dei diritti essenziali come quello del sapere, ha messo in luce il volto cattivo delle politiche odierne. Tale giornata mette in luce le sfide che attendono per il futuro, in un quadro drammatico.
Nel 2021 la giornata mondiale – a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia – sottolinerà il supporto necessario e i forti investimenti che tutti i Paesi dovranno affrontare per garantire agli insegnanti la libertà e i mezzi per insegnare.
E l’Italia che farà? Le ultime cronache, ben lontane dalla vuota propaganda di regime, mostrano un quadro triste e pietoso. La maggior parte degli edifici scolastici disastrati o pericolanti, strumenti scolastici inesistenti, accesso al web precluso sia ad insegnanti che a studenti, insegnanti precari o fortemente disoccupati, o licenziati per questioni meramente burocratiche. Poi c’è il privato, dove hanno accesso solo i ricchi, in barba al diritto allo studio sancito in primis dalla Costituzione Italiana.
In tale drammatico quadro, la Giornata mondiale dell’insegnante è un appunto importante ed essenziale nell’ Agenda ONU 2030, nella speranza che… non rimanga solo un appunto.
Conclude Irina Bokova: “Ciò significa garantire condizioni di lavoro dignitose e stipendi equi per tutti gli insegnanti, anche a livello universitario. Significa fornire agli insegnanti formazione e sviluppo. Significa aumentare il numero di insegnanti di qualità, soprattutto in quei paesi con un elevato numero di insegnanti impreparati. Significa eliminare restrizioni inutili sulla ricerca e sull’insegnamento e difendere la libertà accademica a tutti i livelli. Infine significa migliorare lo status degli insegnanti in tutto il mondo in un modo che onori e rispecchi l’influenza che essi hanno sulla forza della società. In questa Giornata Mondiale degli Insegnanti unitevi a noi nel permettere agli insegnanti di insegnare in libertà affinché ogni bambino e ogni adulto siano a loro volta liberi di imparare – a beneficio di un mondo migliore”.
L’ immagine è un particolare dell’affresco – contenuto nelle Stanze Vaticane – di Raffaello Sanzio “La scuola di Atene” (1509-1511) che raffigura  Pitagora intento ad insegnare il suo noto teorema e la filosofia legata ai numeri come principio del Tutto.

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

L'astrofilosofo
Fabrizio Melodia,
Laureato in filosofia a Cà Foscari con una tesi di laurea su Star Trek, si dice che abbia perso qualche rotella nel teletrasporto ma non si ricorda in quale. Scrive poesie, racconti, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ha il cervello bacato del Dottor Who e la saggezza filosofica di Spock. E' il solo, unico, brevettato, Astrofilosofo di quartiere periferico extragalattico, per gli amici... Fabry.

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