Scrivere è lanciare un ponte
di Sandro Sardella
scrivo di Renata Spinella .. scrivo di una poetessa dalla “passione
mistica” .. del suo intenso lacerante invito ad un cristianesimo di
forte impegno sociale .. del suo quotidiano colloquio con Dio ..
della sua solitudine .. del suo non star bene ..
parole avvolte nel silenzio ardono .. interrogano il silenzio ..
parole intrise dalla fatica del vivere ferite dai mali del mondo ..
parole ricche e vive di speranza .. in questa immersione nel mondo ..
da: “Fratello silenzio sorella solitudine”
TU DIO MIO, RISCHIARA LE MIE TENEBRE
Tristezza dell’essere “fuori”
Orgoglio di ritrovarmi “diversa”
Cristo divide
come lama tagliente.
Invece mi sento unita
agli altri, i cosiddetti lontani
quelli che lottano
per un mondo di giustizia.
I cristiani
elevano barriere e muri
si nascondono nelle loro
verità.
Essi – i giusti –
mi fanno paura.
Nemmeno l’Amore
abbatte queste barriere
di odio, di violenza
o di indifferenza continua
come se i lontani
non fossero persone.
I giusti sono violenti
certi delle loro verità.
Noi i traditori
i soggiogati
dal mostro rosso.
Come il monaco poeta
che scrive il canto all’amore.
Sono i traditori
quelli che amo.
Non stavi, Signore, con loro?
Non sei Tu nel drogato
nel povero, nell’affamato
di giustizia?
Contemplare e lottare
Così mi sento
Tua sposa
anche se infedele.
Con loro
in Palestina, in Brasile,
nei baraccati di Roma.
Non sei
con gli uomini per bene
assieme a chi dice di possedere
la “Verità”
Non la Tua. La loro verità.
Eremo San Salvatore 22 agosto 1975
Renata Spinella (Catona di Reggio Calabria 1920 – Varese 2007)
I suoi interessi culturali furono rivolti particolarmente alla mistica,
non solo cristiana, e alla funzione sociale dell’universo dei credenti.
Unì allo studio dei mistici l’impegno a favore dei popoli oppressi
come esponente della Rete Radiè Resch fondata da Ettore Masina.
Suoi libri: “Fratello silenzio sorella solitudine” – Ed. del Leone (1988)
con introduzione di P. Giovanni Pozzi e prefazione di Antonio Porta –
e “Lettere ad un amico lontano” – Claudio Lombardi Ed. (1994) con
presentazione di Frediano Sessi.