Se l’art. 18 non è un importante, perché ne parlate in continuazione?
di Mauro Antonio Miglieruolo
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Dicono: l’art. 18 non è un totem; oppure: non fare dell’art. 18 un totem; o ancora: basta recitare il mantra dell’art. 18.
Ma certo, come no, sono d’accordo al 1000%, di più non oso spropositare. Lascio a voi gli spropositi. Siete molto bravi nel proporli.
E poiché siamo d’accordo, lasciamo l’art. 18 dove sta e come sta e passiamo ad altro.
Non vorrete certo far vedere che siete ossessionati dall’art. 18, che non avete altro scopo nella vita che abbatterlo. Sembrerebbe, in questo caso, che la vostra vera perversa passione è quella di togliere questo ultimo argine all’arroganza e alla vocazione criminale del padronato. Non sarebbe bello, vero?
Allora, su, via, smettete di attentare alla vita dell’art. 18, il vostro feticcio da abbattere, noi smetteremo di indignarci fronte a tanta inaudita ferocia e faccia tosta.
Basta con le menzogne, convivenza civile, d’accordo. Io ci sto. E voi? Sono sicuro di no!