Se sono fascisti… che si fa?
Lettera aperta a chi sabato scorso a Imola era in piazza (contro Forza Nuova) e soprattutto a chi non c’era.
In un comunicato Forza Nuova ha fatto sapere che tornerà a Imola e chiama rinforzi da fuori. Non ha gradito le contestazioni di sabato durante il suo volantinaggio e il ritiro (tardivo, a mio avviso) dell’autorizzazione a tenere un banchetto.
Intanto “le antifasciste e gli antifascisti” imolesi – così la firma nei giorni scorsi – confermano che si opporranno. Tanto per far capire che non sono neutrale lo dico subito: io sarò con loro contro Forza Nuova.
Ci tengo a spiegare perché non è una questione di tifoserie ma un problema centrale per Imola e non solo.
Sabato scorso durante un fronteggiamento (teatrale certo ma anche i simboli e le narrazioni sono importanti) fra antifascist* e Forza Nuova era inevitabile scambiare qualche chiacchiera con poliziotte/i e carabinieri che si erano frapposti. Un paio di persone in divisa hanno detto cose saggissime ma sempre, a mio parere, sottovalutando Forza Nuova.
Un funzionario in divisa invece mi ha detto: «Barbieri lei sa bene che i buoni e i cattivi non sono tutti da una parte». D’accordo al 99 per cento, ovviamente. Ma il problema è che nella storia una delle rare volte in cui i “cattivi” stavano tutti-tutti da una parte e i buoni (ma anche i “meno buoni”) tutti dall’altra è stato proprio quello: lo scontro con i nazifascisti; le poche eccezioni confermano questa storia e chi lo nega e cerca di rivalutare fascismi e nazismi si schiera con la parte peggiore della razza umana.
Nella carta fondante della nostra democrazia, cioè la Costituzione italiana – come diversamente nelle leggi più importanti di molti altri Stati – è scritto il divieto di partiti apertamente fascisti e nazisti.
Ci sono dubbi che Fn sia fascista? Nessuno se si studiano i fatti. Fn è organicamente fascista per due motivi: al fascismo storico si richiama apertamente e i suoi metodi squadristi (cioè aggressioni a freddo) sono evidenti a chiunque si voglia documentare. Chi lo nega è ignorante o in malafede.
Questo è il punto.
L’altra questione è: gli antifascisti e le antifasciste di Imola erano solo quell* che sabato hanno contestato Fn? Non credo.
Dunque se Forza Nuova è un gruppo fascista e l’antifascismo resta un valore condiviso bisognerà pure porsi, tutte/i insieme, qualche domanda. E’ una sciocchezzuola se Fn volantina prima e poi apre una sede a Imola, con tutto il corollario di aggressioni che – come chiunque può verificare – si ripetono ovunque i gruppi fascisti sono stabilmente presenti?
Sindacati, partiti, associazionismo hanno qualcosa da dire al riguardo? E’ un problema di “ordine pubblico” o politico? E’ questione che riguarda l’Anpi (l’unica voce “istituzionale” chiara, mi pare, che a Imola si sia levata sinora contro Fn) e le relativamente poche altre persone che sabato si sono sentite offese e minacciate?
Io ho 66 anni e li ho vissuti in libertà (fra luci e ombre, come è ovvio) perché in Italia ci fu la Resistenza. Ho orrore del nazifascismo e farò tutto quel che posso per impedire che abbia agibilità politica a Imola dove vivo. Ogni volta che mi sarà possibile essere in piazza dirò (urlerò se serve) che ai gruppi neofascisti non dev’essere concesso di fingersi come una normale forza politica. Lo farò comunque: in poche persone o in tantissime.
Ma ribadisco che la minaccia fascista non è un mio “incubo” privato. Ci riguarda tutte e tutti.
Perciò chiedo a imolese/i – compreso chi nei media lavora e talvolta etichetta frettolosamente fascisti e antifascisti come due “opposte tifoserie” – di rispondere alla domanda più importante: Forza Nuova è fascista o no? E se lo è … come la fermiamo? E’ possibile aprire un dibattito pubblico a Imola, indire un’assemblea cittadina per discutere su cosa si possa, si debba fare? Insieme si ragiona meglio sui fatti e possono venire molte idee.
Girarsi dall’altra parte o assistere al match dagli spalti non mi sembrano soluzioni serie. Lasciare a poche persone di farsi carico dell’antifascismo (che a parole tante/i invece proclamano valore fondante della nostra repubblica) sarebbe l’idea peggiore, forse la massima viltà.
Daniele Barbieri, Imola (2 dicembre 2014)
(*) Questa mia lettera aperta è apparsa ieri su «Leggi la notizia» – è qui: http://www.leggilanotizia.it/moduli/notizia.aspx?ID=8127 – che è un giornale on line di Imola. Il giorno prima lo stesso ragionamento era uscito nella pagina delle lettere (in versione ridotta che per lettori e lettrici c’è un limite invalicabile di 2mila battute se non si è persona “importante” e io certo non lo sono) del quotidiano «Corriere di Imola». Spero che apra una discussione in città. Ovviamente il problema non riguarda solamente Imola, visto che Forza Nuova, Casa Pound e gentaglia simile provano a metter piede in varie città: dove è stato loro consentito il risultato è quello ampiamente prevedibile: aggressioni continue contro chi è “diverso”. E ‘ possibile una discussione più ampia per cercare una strategia comune?
Caro Daniele, il mio cuore ormai malato è con te. L’antifascismo non si discute, io credo, è un valore assoluto, alla stregua di un diritto umano. Si possono discutere le strategie di lotta, questo sì. Credo anche che nelle piazze si debba combattere con le modalità della piazza, I fiori non sono ammessi, come tu ben sai, e la non violenza non è quasi mai praticabile contro coloro che della violenza improntano il loro credo ottuso. Un abbraccio dalla Sardegna dove vivo attualmente.
Tristemente, purtroppo non è ancora possibile dimenticare l’elmetto e “appenderlo al chiodo.” La speranza è che non sia necessario riprenderlo in mano – malgrado il fascismo, ovunque, sia tanto autodistruttivo da non avere speranze di sopravvivenza nel lungo termine, semplicemente perché il fascismo ovunque e in tutte le sue realizzazioni è sempre stato incapace di produrre soluzioni. Che si debba aspettare così tanto tempo e così tante generazioni però non mi rincuora affatto.
Perfettamente d’accordo con te Daniele. La prossima volta che le sporche carogne fasciste s’azzardano a fare un volantinaggio a Imola, sarebbe opportuno che tutte le forze politiche, sindacali e sociali imolesi facessero assieme una contro-dimostrazione per seppellirli anche sul piano numerico. Speriamo che anche il PD e la CGIL, almeno sull’antifascismo, aderiscano.