Sentiero d’acqua
di Linda Hogan (*)
La vecchia madre sul bordo dell’acqua
era solita inchinarsi a loro,
le tartarughe che arrivavano dal mare,
le loro numerose uova,
i loro occhi grondanti acqua come lacrime
e io vedevo tutto,
la vecchia madre che sembrava in preghiera,
le tartarughe richiamate al luogo in cui erano nate,
gli osservatori affamati in attesa al margine degli alberi
sperare nel cibo quando l’oscurità si fosse raccolta.
Anni più tardi, mentre nuoto in acque buie
una tartaruga nuota al mio fianco:
entrambe osserviamo, come strette insieme
nella stirpe originaria dello stesso mondo,
nell’onda trascinante della stessa corrente,
persino emergiamo a prendere una boccata d’aria nello stesso momento,
sempre osservando.
I miei antenati le chiamavano
“guardiane delle porte”
e chiamavano la spiaggia un regno per l’accesso ad altri mondi,
in ambo i sensi
e l’acqua muove il profondo cambiamento della vita
di nuovo verso la nascita e prima ancora,
come se ci fosse un sentiero in cui gli esseri davvero si incontrano,
come se io stessi curvando gli angoli umani.
(*) «Turtle Watchers» di Linda Hogan, poeta contemporanea della nazione nativa americana Chickasaw, è tradotta da Maria G. Di Rienzo e ripresa dal suo bellissimo blog «Luna Nuvola» dove si spiega che Linda Hogan usa spesso la tradizionale combinazione di danza, musica e parlato per narrare le sue storie.