Sguardi migranti su Milano

Lunedì sera «Sotto un cielo straniero» arriva (ingresso gratuito) a teatro alla «Fabbrica del vapore»

di Sabatino Annecchiarico   

«Sotto un cielo straniero» è il titolo della singolare opera teatrale, frutto di un innovativo laboratorio di drammaturgia (progetto «Teatro Utile, Arte e Sviluppo») della storica Accademia dei Filodrammatici di Milano.

Il laboratorio – a cura del drammaturgo Renato Gabrielli con la collaborazione della regista, attrice e docente Tiziana Bergamaschi – promuove la partecipazione di 11 scrittori di cui 6 stranieri: i loro lavori saranno portati in scena da 20 attori, prevalentemente stranieri, lunedì 23 giugno alle 21 a Milano, presso «La Fabbrica del Vapore», Sala macchinazioni Teatrali, in via Luigi Nono 7.

Lo spirito che incoraggia il progetto «Teatro Utile, Arte e Sviluppo» rileva Antonia Chiodi – direttrice dell’Accademia dei Filodrammatici – è «pensare a una integrazione di attori e drammaturghi non nati in Italia, che però vorranno integrarsi in questa società. Naturalmente non intendiamo per “integrarsi” sciogliersi ma che ognuno porti il suo vissuto, il suo portato, la sua cultura, la sua mentalità come arricchimento della società italiana e che sia anche pronto a ricevere dell’altra parte quello che la nostra società può dare oggi ai singoli arrivati da molti luoghi diversi del mondo».

Un’integrazione, o anche un’unione fra diverse culture presenti a Milano, da dove «si potranno sviluppare altre ipotesi, altre possibilità espressive, in una creolizzazione della lingua italiana che lavori sulle diversità linguistiche e culturali capaci di creare una realtà sociale differente», sostiene Tiziana Bergamaschi. Un singolare progetto quindi che lo stesso Renato Gabrielli ci conferma come «il primo in Italia in questo genere» rispecchiando il secolare spirito dell’Accademia, che è l’interesse verso le problematiche contemporanee servendosi del teatro. Un impegno sociale che si tramanda dalla nascita della Scuola, avvenuta in piena epoca napoleonica, nel 1805 e a pochi anni dalla fondazione dell’Accademia stessa, nel 1796.

I diciotto brevi testi che compongono «Sotto un cielo straniero» – un’ora e mezza circa di spettacolo – sono emersi da un lavoro condiviso fra gli autori partecipanti al gruppo di scrittura, che insieme hanno immaginato diversi sguardi di migranti su una grande città come Milano dove, per i nuovi cittadini, diventa «straniero proprio il cielo» in un montaggio che alterna, attraverso un dichiarato gioco scenico, momenti corali e individuali.

Ingresso gratuito – Tessera associativa a Mascherenere 5€

Per informazioni e prenotazioni telefonare: 02 86460849

o scrivere a: filodram@accademiadeifilodrammatici.it , info.mascherenere@gmail.com

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