Si alza il vento – Hayao Miyazaki
di Ismaele (*)
sulla tomba di Fabrizio De André c’è questa frase di Paul Valery:
“il vento si alza, bisogna tentare di vivere”, e la stessa frase viene citata spesso nel film, oltre che nel titolo.
non sarà perfetto, ma è cinema vivo, il sogno e la realtà vanno insieme.
dentro il film ci sono tante altre cose, la storia va avanti interrotta dai sogni, e il signor Caproni è la guida spirituale di Jiro, insomma, non si può raccontare tanta bellezza, bisogna vederlo, senza scuse.
visto che ci sono Hitler, l’amore, Thomas Mann, la tbc, la guerra e altri temi “leggeri”, i bambini di 4-5 anni è meglio che stiano a casa, altrimenti si annoiano e disturbano.
non è un film per bambini.
è Cinema, sotto forma di animazione, non dimenticatelo.
ps: è rimasto nelle sale solo per quattro giorni, dal 13 al 16 settembre, occorre aspettare il dvd.
http://markx7.blogspot.it/2014/09/si-alza-il-vento-hayao-miyazaki.html
(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)
Non finiscono mai di meravigliarci i preziosi suggerimenti di Ismaele
grazie delle lodi, e però devi vedere i film, lì ti aspetto, Daniela
Purtroppo non sono riuscito proprio ad andarlo a vedere, ma il dvd lo prenderò di sicuro, come per tutti i lavori dello studio Ghibli, non solo di Muyazaki ma anche di Takahata… penso sia paragonabile proprio a quel capolavoro di quest’ultimo, quel “Una tomba per le lucciole” che ancora al pensiero mi fa piangere. Mai visti gli orrori della seconda guerra mondiale cosi ben rappresentati.. si, lo vedrò di sicuro, perchè i film dello studio Ghibli sono un’esperienza visiva che si può vivere solo in prima persona… e poi è l’ultimo film del Maestro, altri non ne farà… mi ricordo l’emozione, quando a Venezia gli fu conferito il Leone d’Oro alla carriera alla presentazione del “Castello errante di Howl”… un ometto simpaticissimo e educatissimo… gli occhi esprimevano una profonda serenità e dolcezza. Un uomo, un mondo di fantasia per ribaltare la guerra, che egli visse da bambino in prima persona. Grazie Miyazaki e avanti cosi.
allora cercherò qualcosa di Takahata, sentito, ma mai visto niente.