Siccità – Paolo Virzì

(visto da Francesco Masala) al cinema il film di Paolo Virzì, e un corto di animazione francese, di Bruno Collet

siamo in una città, che è Roma capitale (Capitale corrotta – nazione infetta, scrivevano nel 1955), con l’acqua agli sgoccioli.

tante storie scorrono e si intersecano, l’acqua è una scusa (o un’aggravante) per raccontare e mostrare un mondo alla deriva, in grande crisi, dove nessuno è contento, tutti hanno dei problemi e provano a risolverli come possono.

Virzì riunisce tanti attori importanti, che a volte fanno quasi una comparsata, visto che le battute per ciascuno non sono moltissime, come sa bene Tommaso Ragno.

alcuni personaggi colpiscono più di altri, Max Tortora, Silvio Orlando e Valerio Mastrandrea, ma tutti sono bravissimi, merito del regista, naturalmente.

si avvisa che il film non è adatto per chi ha paura delle blatte, ma basta chiudere un po’ gli occhi.

buona (assetata) visione

https://markx7.blogspot.com/2022/10/siccita-paolo-virzi.html 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=vO-O_3toQyo&ab_channel=Unifrance

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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