Solarpunk: immaginari (e ideali) non in vendita
di Diego Rossi
Il 15 gennaio è stato inaugurato il sito italiano solarpunk.it che prova a raccogliere le testimonianze e il meglio della produzione italiana dedicata a questo movimento culturale.
Come ricorda la scrittrice canadese Claudie Arseneault: «Ciò che rende il Solarpunk così potente è che funziona con tecnologie esistenti, da cose che già sappiamo possibili». Un’affermazione simbolica che segna l’apertura a una visione originale, limpida, coraggiosa. L’accostamento dei termini “solar” e “punk” fa riferimento ai due famosi generi letterari che lo precedono, Steampunk e Cyberpunk. Invece di strizzare l’occhio al passato e riscriverlo romanticamente – con tecnologie come l’energia a vapore – il solarpunk si avvale delle più moderne risorse disponibili oggi. E invece di immaginare futuri distopici, il Solarpunk poggia sulla visione progressista di una società esistente tutt’ora e che propone una rivoluzione di ideali. Sono sotto attacco il potere della disinformazione e del capitalismo. Una rivolta che si affida alle formidabili armi della presa di coscienza, della rivendicazione non violenta e decisa di una nuova generazione non in vendita. Gli occhi del Solarpunk si soffermano sull’Umanità, parte della Terra e della Natura, mirando all’armonia di un futuro di uguaglianza, di integrazione e di speranza.
Per entrare nel mondo Solarpunk è sufficiente premere il pulsante della fantascienza: un cortocircuito temporale fa sparire in un istante tutte le compagnie petrolifere, le associazioni commerciali, i cartelli basati sullo sfruttamento delle risorse fossili e delle persone meno fortunate. Una nuova utopia si rivela e il gesto semplice di abbracciare un albero diventa il simbolo della rivoluzione.
Il sito italiano solarpunk.it si pone come luogo di condivisione e di confronto culturale. I fondatori sono nomi noti della fantascienza italiana: Franco Ricciardiello, Silvia Treves, Giulia Abbate e Romina Braggion (*). Ricco di contenuti e di proposte, unisce letteratura e attivismo. Vale la pena scoprirlo e tornarci spesso.
Fra i contenuti letterari spiccano: «La compagnia perfetta» di Romina Braggion e «Assalto al sole», l’antologia di racconti curata da Franco Ricciardiello (entrambi Delos Digital editore).
Ecco un estratto dell’intervista rilasciata da Franco Ricciardiello a Fantasy Voice.
«Buongiorno Franco e grazie di essere qui con noi di Fantasy Voice. Oggi siamo qui per parlare di Assalto al Sole, la prima antologia interamente italiana dedicata al Solarpunk. Iniziamo proprio definendo questo nuovo sottogenere della fantascienza. Che cos’è il Solarpunk?
Buongiorno a te e ciao a tutti. Il Solarpunk è sia un genere letterario, un sottogenere della fantascienza, l’ultimo dei sottogeneri che la fantascienza ha partorito, ed è, contemporaneamente anche, se vogliamo estremizzare il discorso, un modo di vivere. Il Solarpunk è l’immaginario ottimista del futuro che si contrappone a una visione pessimista, cupa, rinunciataria sulle possibilità dell’umanità di riscattarsi dall’attuale situazione del pianeta. Il Solarpunk, all’opposto di un immaginario rinunciatario e forse anche consolatorio che vede un continuo peggioramento della situazione politica, economica, ecologica dell’Umanità, cerca invece di immaginare la possibilità di avere un futuro migliore, una sostenibilità della civiltà umana per indicare ai lettori, ma anche in generale agli scienziati e all’opinione comune. quale potrebbe essere una via per arrivare a un futuro di pace con il pianeta. Se vogliamo metterla in questi termini».
Fra le recensioni del sito segnaliamo quella dedicata all’antologia di Francesco Verso e Fábio Fernandes «Solarpunk. Come ho imparato ad amare il futuro» (Future Fiction) che ha dato voce ad autori di tutto il mondo, e da cui traiamo questa bella citazione: «Volendo superare la distopia in cui viviamo, oltre alle lotte diffuse di natura sindacale e individuale, è necessario un lavoro collettivo di costruzione dell’immaginario, di tessitura culturale e di riconoscimento e integrazione delle reti che si oppongono al capitalismo».
https://solarpunk.it/solarpunk-e-la-fantascienza-e-lalternativa-sociale-alla-catastrofe/2020/
(*) Giulia Abbate è spesso – mai abbastanza – in “bottega” dove abbiamo recensito i libri di Franco Ricciardiello e segnalato alcuni suoi testi, I due hanno scritto insieme un testo che continuiamo a raccomandare (non solo a chi vuole scrivere): vedi «Manuale di scrittura di fantascienza». Romina Braggion ha presentato qui «Chtulucene», l’ultimo libro di Donna Haraway: www.labottegadelbarbieri.org/chthulucene-sopravvivere-su-un-pianeta-infetto
Grazie per questa ottima presentazione del Solarpunk e del movimento al quale il nostro sito spera di poter contribuire.