Sollievo

di Pabuda

il rituale sopralluogo mattutino

sul balcone antistante

la piazza boschiva

s’è concluso, stamattina

col solito gradevole aroma

di buon caffè solidale

in bocca

e, in più, con un chiaro sollievo

negli occhi, nelle narici e nel cuore:

s’è, infatti, appurato che, saggiamente,

i giardinieri municipali di chissà quando

nel bosco in piazza han piantato

solo esemplari maschi del fossile vivente

denominato Gingko biloba:

niente paura: è un albero…

e l’assenza d’esemplari femmina

garantisce che al momento opportuno

non avremo a che fare coi frutti.

non è che sian brutti

ma, mi dicono, qui,

dei miei piccoli amici, botanici in erba,

che da, maturi,

emanino un profumo

curiosamente molto simile

a quello della merda

Pabuda

Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net