Solo una sbirciatina

di Pabuda

ci passo davanti quando ormai,

sul percorso, ho impresso all’andatura

una relativa velocità.

mannaia macellaio

così, solo di sbircio intravedo

le due pubblicità:

son esercizi appaiati ma diversi

e l’area del cerebro connessa

alla mia coda dell’occhio

trattiene principalmente

un’impressione di consequenzialità.

sotto forma di minaccia o di promessa?

il cartello del negozio uno

contiene un annuncio – per me soprattutto,

che d’abitudine m’occupo d’altro –

assolutamente inopinato:

“servizi funebri a prezzo calmierato”.

sopra la vetrina del negozio due,

invece, campeggia un’insegna

che recita: “carni scelte di alta qualità”.

ma io, per dei motivi miei

pratici e sentimentali

son simpatizzante vegetariano, quindi:

nel negozio due non ho mai ficcato il naso.

per altre ragioni

(sono un tipo ansioso e previdente…

però non fino a questo punto!)

mai mai mai dentro al negozio uno

mi sono avventurato.

così, alla fine, in mancanza di verifiche

e dei necessari sopralluoghi,

mi rimane soltanto

un vago dubbio nebbioso

riguardo al nesso:

il prezzo calmierato per il rito d’addio

ha qualcosa a che fare coll’attiguo

macellaio di lusso?

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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