Sorellanza è per sempre
Barbara Bonomi Romagnoli ricorda gli 80 anni di Robin Morgan
Ottanta anni di sorellanza / sisterhood celebrati con tre libri «Sisterhood is Powerful» (1970), «Sisterhood is Global» (1984) e «Sisterhood is Forever» (2003): la sorellanza è potente, è globale, è per sempre. A dirlo forte è Robin Morgan, nata il 29 gennaio 1941 in Florida e poi cresciuta a New York.
Bimba prodigio, a soli 4 anni conduce il programma radiofonico The Robin Morgan Show, in cui narra storie e sceglie la musica per il suo pubblico di bambine e bambini. A otto anni, nel 1949 è fra le prime attrici bambine al mondo a entrare nel cast principale di una serie televisiva (era Mama, storia di una famiglia di immigrati norvegesi negli Stati Uniti). Ma il suo vero sogno è studiare per diventare poeta mentre la madre spinge perché continui la sua carriera radiotelevisiva, anche a fronte del fatto che i suoi guadagni sono fondamentali per il reddito familiare. Nonostante la madre le impedisca di iscriversi all’università, lei frequenta i corsi alla Columbia University da uditrice. Negli anni sessanta inizia il suo attivismo politico con i movimenti di sinistra impegnati contro la guerra in Vietnam e in poco tempo diventa una delle voci di punta del nascente movimento femminista. A lei si deve la creazione della parola herstory contrapposta a “history” ossia la storia al maschile che da sempre viene insegnata e fra i numerosi slogan che lancia c’è il famosissimo «il personale è politico».
Con i diritti del libro Sisterhood is powerful Morgan avvia la prima fondazione femminista negli Stati Uniti, «The Sisterhood Is Powerful Fund». E’ cofondatrice di «The Sisterhood Is Global Institute» con Simone de Beauvoir e del «Women’s Media Center» con Jane Fonda e Gloria Steinem, anche loro attive nei movimenti femministi e per i diritti civili.
Morgan ha trascorso anche diverso tempo lavorando con le donne a Gaza. Fra i suoi testi tradotti in italiano c’è «Il demone amante. Sessualità del terrorismo» sul nesso fra sessualità maschile, violenza e a volte la complicità femminile.
Di recente ha accettato che Dior proponesse t-shirt con alcuni suoi slogan e frasi perché ritiene che l’abbigliamento abbia un’influenza enorme sulle nuove generazioni e perché è convinta che «il femminismo è l’unico movimento mai conosciuto in cui certamente le donne sono molto diverse fra loro per etnia, età, classe sociale e privilegi, ma è anche l’unico che è ossessivamente impegnato ad annullare queste differenze, a dar loro un nome, a combatterle. Non è semplice certo, ma sono ancora speranzosa».
In “bottega” cfr: Robin Morgan: “Credo di una donna”
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.