Squali nell’universo …
… meno pericolosi degli SQUALI ASSASSINI travestiti da uomini della finanza
di Maria Teresa Messidoro (*)
Non c’è sulla Terra un mare abbastanza grande da contenere la Nebulosa Squalo.
Foto tratta da https://astro.org.sv/imagendeldia/junio-14-2023-la-nebulosa-del-tiburon/ da cui è nata l’idea di questa riflessione estemporanea.
Una nebulosa che si estende per 15 anni luce: tradotto in dati più comprensibili, servirebbero 8 miliardi di Oceani Pacifici per contenerla!
Fortunatamente, si trova nell’immenso Universo, più precisamente a quasi 650 anni luce da noi, nella direzione della Costellazione di Cefeo, il leggendario Re di Etiopia, marito di Cassiopea e padre di Andromeda.
La Nebulosa Squalo, nome scientifico LDN 1235, è una nebulosa oscura, a bassissime temperature e visibile solo quando blocca la luce proveniente dalle stelle di fondo.
Bassissime temperature significa in questo caso circa 10°K, valore molto prossimo allo zero termico assoluto, corrispondente a circa -273°C, là dove l’universo che noi osserviamo e le leggi fisiche che conosciamo vacillano.
A – 200°C, ad esempio, l’azoto diventa liquido.
Per farci una idea, la più fredda temperatura sulla Terra è stata di -97,8°C, registrata nell’Antartide durante il lungo e buio inverno polare. (1)
Una nebulosa oscura e fredda, dunque, ma non solitaria, essendo in compagnia della Nebulosa Lynds 1235 e le Nebulose Van den Bergh 149 e 150: insieme, queste nebulose creano una regione dell’universo che diventa come un grembo materno, in cui giovani stelle si formano dalla polvere gassosa presente.
Non solo.
I venti stellari agiscono come scalpelli, dando forma ad immagini che ci appaiono familiari, proprio appunto come questa nebulosa squalo.
Secondo un articolo apparso su National Gegraphic lo scorso dicembre, nel 2021 si sono contabilizzati 73 morsicature e 9 morti per opera degli squali.
Ma ciò non significa che gli squali siano animali pericolosi per l’uomo.
In questa foto, la oceanografa Gádor Muntaner nuota insieme ad uno squalo nel mare aperto.
Foto tratta da https://www.nationalgeographic.com.es/medio-ambiente/mitos-sobre-los-ataques-de-tiburones_18458
Secondo l’esperta, l’atteggiamento chiave per evitare l’attacco di uno squalo è fare in modo che questi predatori non ci considerino una vittima potenziale. Nemmeno il più terribile squalo, lo squalo bianco, ci vede come il suo piatto preferito, alimentandosi preferibilmente di pesci, mammiferi marini e cetacei.
Sono altri gli squali da cui dovremmo imparare a difenderci, gli squali della finanza ad esempio.
“Uno squalo finanziario è uno speculatore che acquisisce una parte o la totalità di una società per manipolarne il valore al rialzo e quindi rivenderla ad un prezzo superiore a quello di acquisto.” (2)
Squali in compagnia di tori e colombe, passando per il cigno e l’elefante, che compongono il cosiddetto “zoo della finanza” (3)
Squali travestiti dai pochi grandi gruppi economici con fine di lucro che distruggono boschi, contaminano acque superficiali e sotterranee per l’estrattivismo selvaggio o per produzioni intensive, inviano i propri rifiuti in regioni ridotte a discariche, affamano intere popolazioni, provocano emigrazioni e in alcuni casi portano al suicidio contadini disperati e ridotti alla fame.
Consoliamoci allora ammirando la bellissima e affascinante Nebulosa Squalo, dove, forse tra qualche milione di anni, saranno visibili nuove stelle, mentre altre nasceranno nel vortice delle polveri interstellare, dando vita a chissà quali altre figure.
Che noi, piccoli umani, potremo soltanto sognare e immaginare.
NOTE
- https://www.studenti.it/qual-e-la-temperatura-piu-bassa-mai-raggiunta-sulla-terra-scoprilo-qui.html#:~:text=La%20temperatura%20pi%C3%B9%20fredda%20mai,lungo%20e%20buio%20inverno%20polare.
- https://significatodi.com/squalo-finanziario/ sissignore, esiste veramente la definizione di squalo della finanza, leggere per credere
- https://www.we-wealth.com/news/aziende-e-protagonisti/societa-e-istituzioni/lo-zoo-della-finanza-ecco-gli-animali-che-popolano-wall-street
- (*) Fisica, sempre con il naso all’insù