Strage del Sant’Anna di Modena: noi non archiviamo
Incontri, dossier, video, mostra, musica, danza e poesia per il secondo anniversario della strage del carcere Sant’Anna di Modena, 11 e 12 marzo 2022.
L’otto marzo del 2020 un’ondata di proteste e di rivolte ha attraversato le carceri italiane, provocata dalla paura dei contagi di Covid-19 e dalle misure che per decreto appesantivano insopportabilmente le condizioni di prigionia, come il blocco dei colloqui con i familiari, del lavoro esterno, delle attività scolastiche e formative.
Condizioni di prigionia già insopportabili da prima, per il sovraffollamento, la mancanza di assistenza sanitaria, la negazione di diritti basilari e la violenza insita nell’istituzione carceraria.
Le proteste e le rivolte del marzo 2020 hanno lasciato sul campo 13 detenuti morti, a Bologna, a Rieti e soprattutto al Sant’Anna di Modena.
Sull’inchiesta che riguardava otto di queste morti è stato steso, dal Tribunale di Modena, il sudario dell’archiviazione, rendendo impossibile un dibattimento che potesse approfondirne le circostanze e le cause, collegandole anche alle denunce sulle violenze da “macelleria messicana” subite dai detenuti e sulle testimonianze in merito al mancato soccorso di persone in overdose.
Ma se i tribunali archiviano, noi non archivieremo mai.
Modena, 11 e 12 marzo 2022, NOI NON ARCHIVIAMO
Venerdì 11 marzo:
18.00 : assemblea pubblica/presentazione del secondo dossier
20.30: proiezione di “Anatomia di una rivolta”, servizio per RaiNews24 di Maria Elena Scandaliato e Giulia Bondi
22.00: Banda POPolare dell’Emilia Rossa / Dandy Bestia / giorgiocanali in concerto
presso Vibra, viale IV Novembre, 40/a, 41123 Modena MO.
Ingresso con tessera arci, richiesto Green Pass.
Sabato 12 marzo:
16.00 : piazzale San Giorgio – Performance di danza contemporanea a cura di Rylab – Laboratorio Sperimentale di Danza Contemporanea diretto dalla danzatrice professionista Eleonora Di Vita @enoire / mostra itinerante a cura di Associazione Antigone Emilia Romagna.
17.00 : largo Sant’Eufemia – Reading poetico cura del collettivo Modena city rimers.
18.00 : piazzetta Pomposa – Poesie con Alberto Masala – Microfono aperto e birra per i detenuti presso Jutacafè Modena.
L’incasso del concerto dell’11 e dell’aperitivo del 12 sará impiegato per riportare in Tunisia Hafed Chouchane, morto al Sant’Anna e ancora sepolto al cimitero di Ganaceto (MO).
Comitato Verità e Giustizia per i morti del Sant’Anna, Associazione Bianca Guidetti Serra, Associazione Idee in Circolo, Vibra.
A due anni dai morti del carcere di Modena, la banda POPolare dell’Emilia Rossa sabato in concerto
L’8 marzo di due anni fa, in pieno lockdown, si scatenava una rivolta in molte carceri italiane. Il sovraffollamento nei nostri istituti di pena, il timore di un virus allora ancora sconosciuto, il disinteresse delle istituzioni per un problema che si acuiva e le misure restrittive, come il blocco dei colloqui con i familiari, del lavoro esterno, delle attività scolastiche e formative, procurarono un disagio e una paura che furono repressi con la forza. Così 13 detenuti perdevano la vita nelle carceri di Bologna, Rieti e soprattutto al carcere Sant’Anna di Modena. Sugli otto morti di Modena il tribunale ha archiviato il caso, rendendo così impossibile il dibattimento e la verifica per approfondire le cause dei decessi.
Ma “Noi non archiviamo”.
Si chiama così la due giorni organizzata da alcune associazioni modenesi, l’11 e il 12 marzo, al Vibra Club. Nella prima delle due date, venerdì 11, si esibirà la Banda POPolare dell’Emilia Rossa che torna in concerto dopo qualche mese a seguito delle restrizioni imposte dalla pandemia.
“È un momento molto particolare della vita. Viviamo giorni difficilissimi a causa di una guerra imperialista che non sta risparmiando vittime ma il nostro impegno e la nostra musica militante e antifascista, soprattutto in frangenti come questi, continua con lo scopo di scuotere le coscienze. Per questo vogliamo ricordare un’altra strage, quella dell’8 marzo 2020 al carcere Sant’Anna di Modena. Un evento, del resto, organizzato molto prima della guerra in Ucraina che farà, però, da sfondo all’intera manifestazione e sicuramente anche nel nostro concerto” dicono i componenti della band.
“Del resto la situazione in Ucraina, per chi è un minimo attento a certe dinamiche, è nota da anni. Noi nel 2016 abbiamo scritto un brano, ‘Odessa’, dedicato alle vittime della strage dei neonazisti nel 2014. La guerra di oggi è semplicemente la diretta conseguenza di una situazione che si è incancrenita perché la comunità internazionale non ha fatto nulla. Peccato che a soffrire siano sempre gli stessi, le popolazioni, a prescindere dalla nazionalità”.
La banda POPOlare ricorda, infine, lo scopo della due giorni al Vibra Club. “Negli scontri al Sant’Anna morì, tra gli altri, anche un giovane detenuto tunisino, Hafed Chouchane. L’incasso della manifestazione sarà utilizzato per riportare la salma di Hafed in Tunisia. Noi, nel nostro concerto di venerdì, presenteremo anche un nuovo brano dedicato ai morti di quei giorni nelle carceri, ‘Sasà e il secondo secondino’, perché, appunto, noi non archiviamo”.
Qui la pagina facebook dell’evento: https://www.facebook.com/events/1267349920425270
La Banda POPolare dell’Emilia Rossa sul web
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