Studiando (di Pabuda)
piantando le unghie,
pagina dopo pagina,
sulle righe migliori,
scoprendo l’inghippo
e ricascandoci
appena poggiato il volume.
riprovando:
una, due, tre,
quattro volte. anche cento
presumendo e riassumendo.
raschiando via le apparenze,
scostando le tende
e lisciando le pieghe.
prendendo appunti
e lasciandosi andare,
rileggendo e ricopiando
rimirando,
con un briciolo d’esaltazione,
sul palmo aperto della mano,
il nocciolo splendente
del concetto che,
un attimo dopo,
rotola chissà dove.
ricominciando tutto da capo,
contenti di ricominciare
a studiare