Surreale storico
di Rom Vunner
Ricapitolando. Dopo una campagna elettorale, un certo numero di primarie, un paio di mesi di discussione abbiamo Napolitano come Presidente della Repubblica, PD e PDL che dovrebbero governare insieme.
Sembra un salto indietro nel tempo, quando è apparso il nome di Amato si è avuta la sensazione che gli ultimi venti anni non siano esistiti. Però gli ultimi 20 anni ci sono stati e ci sono ragazzi che sono nati e cresciuti in questi ultimi venti anni. Sono quei ragazzi che non studiano e non lavorano, ci dice la UE. Ci sono ragazzi e ragazze cresciute pensando che bastasse prostituirisi per fare soldi e avere successo. Un Paese di escort e magnaccia. Dall’altra parte i morali per definizione. Ossia un gruppo che si crede unico detentore della morale e della giustizia. Chi non era con loro ha fatto una brutta fine, se si trovava alla loro sinistra. L’agognato deserto togliattiano ha preso il posto della sinistra. Rimane un centro sinistra con il buco al centro. La drstra, invece, è ben viva e affollata.
Nel frattempo non si capisce bene come andare avanti, c’è la netta sensazione che si stia navigando a vista senza sapere di chi sia questa vista. Abbiamo pure assistito a una chiamata all’insurrezione civile terminata con un “contrordine grillini”. Una chiamata che aveva raccolto un buona adesione anche da destra e sinistra. Per qualche ora si è pensato a un assalto pacifico ai palazzi del potere. L’ordine era #tuttiaroma e anche ilManifesto ha rilanciato la parola d’ordine. Le bandiere di rifonda c’erano per le strade di Roma. È mancato il condottiero, un popola acefalo. Si è manifestata apertamente la totale mancanza di una reale possibilità di cambiamento. Un misto di depressione e paranoia e le vecchie certezze sono apparse l’unica realtà. Una situazione paradossale in cui le scelte per cambiare si rimandano reciprocamente, un po’ come il movimento del pendolo. Un continuo passare da una all’atra senza ricordarsi che prima non ha funzionato e per questo si è fatto altro ma quando si scopre che ancora una volta non ha funzionato si ripassa all’altro. Un paradosso. Fin qui tutto bene.