Il delirio dell’”autonomia differenziata”. Il caso del commercio estero

da Contropiano (*) Può risultare difficile spiegare in termini semplici perché la legge sulla cosiddetta “autonomia differenziata” è contemporaneamente la base legale per distruggere la sempre precaria “unità del Paese” come sistema (economico, quindi anche sociale e politico) e una autentica idiozia sul piano macroeconomico. Lasciamo intenzionalmente da parte gli aspetti più pubblicizzati da chiunque si opponga a quella legge

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L’autonomia differenziata è un progetto neoliberale

L’Autonomia differenziata è un progetto politico che s’inserisce perfettamente in un quadro di reazioni politiche identitarie che rispondono alle crisi del neoliberismo in senso neofascista, riproducendo frammentazione, razzismo e disuguaglianze economiche. Di più, l’AD può essere letta come un vero e proprio tentativo di accumulazione capitalistica. di Simone Villani (*) La questione del lavoro è scomparsa dalle agende politiche di

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L’autonomia differenziata e le ambiguità delle regioni

di Alessandra Algostino (*) «Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, numero 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”»? Questo il quesito, presentato in Corte di Cassazione il 5 luglio 2024, al quale cittadini e cittadine (almeno 500.000) sono chiamati ad apporre la propria firma,

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Autonomia differenziata: l’addendum ecologico

Un Paese fatto a pezzi in nome dell’autonomia differenziata. L’addendum ecologico di Paolo Pileri (*) Se è vero che il diavolo sta nei particolari allora la legge sulla autonomia differenziata è piena di particolari diabolici. Per fare a pezzi l’Italia usa mille modi, non ultimo andando all’attacco di natura, suolo e paesaggio, proprio mentre l’Europa approva la “Nature Restoration Law”.

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Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico

Appello di 14 medici e scienziati in difesa del Servizio sanitario nazionale (*).   Il pubblico garantisce ancora a tutti una quota di attività (urgenza, ricoveri per acuzie), mentre per il resto (visite specialistiche, diagnostica, piccola chirurgia) il pubblico arretra, e i cittadini sono costretti a rinviare gli interventi o indotti a ricorrere al privato. Progredire su questa china, oltre

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L’8 MARZO E’ SCIOPERO TRANSFEMMINISTA

Non Una di Meno Scioperiamo contro la violenza patriarcale. Dopo l’enorme manifestazione del 25 novembre, con più di mezzo milione di persone in piazza, l’8 marzo scioperiamo contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme. Scioperare l’8 marzo significa trasformare la potenza del 25N in blocco della produzione e della riproduzione, attraversando i luoghi dove la violenza patriarcale si

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