Il caldo esaspera le disuguaglianze sociali: come si vive nel carcere di Bologna

… e nelle altre 190 carceri italiane ? Ancora attuale la denuncia di Franco Basaglia: MORIRE DI CLASSE. Una proposta al signor Sindaco di Bologna e a tutti/e dopo la gagliarda lotta ecologista per la difesa del parco don Bosco. L’epilogo della strenua lotta per la difesa del parco don Bosco “libera” risorse che rischiavano di essere sprecate: 18 milioni

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Ancora un morto “suicida” nel carcere di Bologna, il 58° del 2024

… secondo i riscontri ufficiali. di Vito Totire ANCORA MORTE IN CARCERE NEL SILENZIO TOTALE DELLE ISTITUZIONI: NEANCHE GLI INUTILI COMMENTI DEL “GIORNO DOPO” VIVERE NEL CARCERE DELLA DOZZA E’ DI PER SE’ UN RISCHIO SUICIDOGENO Secondo le cronache “trovato morto” pare per impiccagione, le cronache aggiungono “nella afa rovente della cella”. Sembrerebbe di origini albanesi, anni 47, in attesa

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Effetti collaterali e amori perduti

Pensieri sopraggiunti dopo la lettura del libro “Effetti collaterali. Storie di resistenza quotidiana”, raccolta di racconti scritti da Leonardo Tancredi e pubblicati da Pendragon (Bologna, 2023) — di Gianluca Ricciato È una ghost town sorda e angosciante la città in cui è ambientata la raccolta di racconti Effetti collaterali di Leonardo Tancredi, uscita a poca distanza temporale dalla fine della

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“Adotta un sovversivo”: un progetto di restauro e una mostra a Bologna

“Adotta un sovversivo”, il progetto per recuperare i fascicoli delle persone schedate C’è Giuseppe Massarenti, sindacalista e sindaco socialista di Molinella, ma anche Virginia Tabarroni, la zia di Anteo Zamboni, presunto attentatore di Mussolini. C’è l’avvocato Ugo Lenzi, mandato al confino perché antifascista, c’è il partigiano socialista Guido Grimaldi e tanti altri. Anarchici, socialisti, repubblicani, ma anche donne istruite e

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Infarto all’elisoccorso della Ausl di Bologna: solidarietà al lavoratore

di Vito Totire Un evento sanitario che ha riguardato un lavoratore dell’elisoccorso è diventato di dominio pubblico. La dinamica degli eventi lascia perplessi. Il direttore generale della Ausl rende pubblica la diagnosi e propone una banalizzazione dell’evento (“ho diecimila dipendenti…”). Non entriamo nel merito della vexata questio della ipotesi dei  neurolettici somministrati non si sa da chi a operatori inconsapevoli

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