Chernobyl: 30 anni dopo

Greenpeace (*) Trenta anni dopo l’inizio del disastro di Chernobyl, più di 10.000 km2 di terra sono ancora inutilizzabili per le attività economiche, e circa 5 milioni di persone vivono in zone ufficialmente contaminate (1,1 milioni in Bielorussia; 1,6 milioni in Russia e 2.3 milioni in Ucraina). La ‘zona di esclusione’ di 30 km intorno al reattore rimane altamente contaminata

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Vento nucleare

care e cari, aproffittando dell’assenza (giustificata) di Gianluca Cicinelli provo a offrire su codesto blog tre – assai diversi – materiali sul vento nucleare: Isaac Asimov niente meno, un breve commento di Cicinelli e un ricordo di Satomi Oba che riprendo da Maria G. Di Rienzo. Credo che letti in quest’ordine

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