Violenza di genere e patriarcato istituzionale in America latina

I casi di femminicidio crescono in tutta l’America latina, sdoganati dal negazionismo di Milei e del bolsonarismo, ma anche a causa degli ultimi casi che hanno coinvolto esponenti delle istituzioni. Il ministro ai Diritti umani di Lula, Silvio Almeida, è stato accusato di molestie sessuali e immediatamente rimpiazzato, mentre sull’ex presidente argentino Alberto Fernández pendono pesanti accuse sugli episodi di

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Ecuador: il fallimento della militarizzazione

La strategia repressiva di Noboa non è servita a fermare la violenza dei cartelli della droga. La criminalità organizzata, nonostante i numerosi arresti dell’ultimo periodo, si è impadronita del paese sfruttando le politiche neoliberiste da cui è derivata la crescita di imprese offshore e delle attività di riciclaggio di denaro sporco che le hanno permesso di ramificarsi tra le istituzioni.

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Ecuador, la seconda a destra

di Marco Consolo (*) Nel ballottaggio delle elezioni presidenziali anticipate svoltesi in Ecuador domenica scorsa ha vinto la “novità” milionaria di Daniel Noboa con il 52%, contro il 48% di Luisa Gonzalez, la candidata della Revoluciòn Ciudadana (RC), vicina all’ex Presidente Rafael Correa, con uno scarto di 395.000 voti. Leggermente aumentata la partecipazione (82,4%) rispetto alle elezioni del 2021, mentre

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Presidenziali Ecuador: vince il neoliberismo

Esponente della destra e miliardario, Noboa, 35 anni, è il più giovane presidente nella storia del paese. di David Lifodi L’unica notizia positiva del ballottaggio presidenziale del 15 ottobre, in Ecuador, è che il nuovo presidente Daniel Noboa resterà in carica soltanto fino al 2025, il tempo necessario per portare a termine il mandato interrotto volontariamente dal suo predecessore Guillermo

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Guatemala ed Ecuador: un voto di speranza

Dall’esito delle urne del 20 agosto in due stati falliti e nelle mani della criminalità organizzata si intravedono piccoli segnali di cambiamento. In Guatemala, nel ballottaggio, si afferma il timido progressismo di Bernardo Arévalo, nonostante una vera e propria guerra sporca dell’estabilishment nei suoi confronti. In Ecuador, la correista Luisa González (Revolución Ciudadana) andrà al ballottaggio del 15 ottobre con

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