La memoria rimossa del massacro di Debre Libanos

… e dell’età coloniale italiana. di Ilaria Sesana (*) Tra il 20 e il 29 maggio 1937 le truppe italiane massacrarono più di duemila monaci e pellegrini al monastero etiope. Una strage che, come altri crimini di guerra commessi nelle colonie, trova spazio a fatica nel discorso pubblico, nonostante i passi fatti da storiografia e letteratura. Con quel passato il

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Topi, esercito italiano, Zaia

La rubrica settimanale (con brevi testi e fotomontaggi) di Chief Joseph: 79° appuntamento   A proposito dell’esercito italiano, un piccolo esempio. 1942, Jugoslavia: a Lubiana, nel solo mese di marzo, gli italiani fucilarono 102 ostaggi. Un soldato italiano in una lettera a casa il 1º luglio 1942 scrisse: «Abbiamo distrutto tutto da cima a fondo senza risparmiare gli innocenti. Uccidiamo

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Se la Memoria mi aiuta… me ne Ricordo. Se.

di Benigno Moi ma occhio anche agli “aggiornamenti” in coda (ripresi da www.storiastoriepn.it e da «Osservatorio repressione») Le polemiche (seppure annacquate, distorte, in parte nascoste e comunque ridotte ai propri fini) che accompagnano anche quest’anno il “giorno della memoria” il 27 gennaio e, ancor più, il “giorno del ricordo” il 10 febbraio, mi han fatto ripensare ad alcune delle riflessioni

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