Il gioco della guerra, di Philip K. Dick
di Mauro Antonio Miglieruolo Adesso so e sono implacabilmente certo di quel che affermo. Dick non è dei nostri. Delle due ambedue: o si tratta di un agente segreto di Ganimede oppure di una mostruosa emanazione intellettuale, super mutante, cyborg o posseduto che dir si voglia, al servizio della massoneria plutocratica bancaria globale (personalmente preferirei fosse la prima quella giusta).
Continua a leggere