«Non sono stati i migranti a rubarmi il lavoro ma le multinazionali»
Marcello, 56enne lavoratore alla Bekaert di Figline, commenta l’annuncio dell’azienda di licenziare 318 dipendenti: «Non ho paura di chi arriva su una barca, ma dei padroni che chiudono una fabbrica con una lettera di licenziamento».
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