Non sono una fetta di torta
intervista a Mona Eltahawy (*)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
intervista a Mona Eltahawy (*)
Continua a leggereCon i sandali ballando… Ma cosa c’entra la musica degli Inti Illimani con la Sicilia? Qui si narra d’un figlio di schiavi, cuoco e poi santo. Benedetto e/o Benito oppure… Calogero? Un lungo viaggio, polemiche e misteri dal 1500 – e forse prima – a oggi. (*)
Continua a leggereDi Adel Jabbar* Le musulmane e i musulmani spesso vengono visti e presentati tramite un filtro dottrinale. Un vasto universo complesso per condizioni storiche, geografiche, culturali, economiche, statuali, viene ridotta ad una visione dottrinale nella quale il musulmano viene interpretato soprattutto attraverso letture che risalgono ad un periodo ormai molto lontano, il periodo medioevale. Invece c’è quasi una totale assenza
Continua a leggereIslam è spesso collegato a violenza, terrorismo. Invece in Islam come in altre religioni ci sono varie letture. Esiste anche la lettura nonviolenta. Questa storia è quella di Badshash Khan, musulmano, pensatore, attivista, uomo di pace, compagno di Ghandi.
#Islam, #terrorismo. #Pachistan, #nonviolenza, #India, #Badshash-khan
di Monica Macchi (*)
Continua a leggereDa Ferguson a Parigi Pubblicato il 18 gennaio 2015 · in Schegge taglienti ·su Carmilla On Line di Alessandra Daniele Sappiamo quanto le classi dominanti considerino i proletari una minaccia, soprattutto quelli di colore. La release 2015 di questa visione dei proletari è stata appena installata con successo nel cervello di milioni di europei, ancora una volta indotti a guardare con
Continua a leggeredi Daniele Barbieri «X» (*) Nell’indignazione e nell’emozione che hanno colpito me come tutti, dopo i fatti di «Charlie Hebdo», c’è qualcosa che continua a non quadrarmi, di fuori posto nella messa a fuoco degli eventi.
Continua a leggere… scrive a Oriana Fallaci (ma sembra oggi o domani) grazie a Riccardo Dal Ferro che mi ha ricordato l’esistenza di questo testo (*)
Continua a leggereIl cortocircuito di Charlie Hebdo, difeso dalle peggiori destre del pianeta in maniera strumentale, in nome di un odio anti-immigrati e da un’ossessione securitaria che contribuirà ad aumentare la repressione a scapito di diritti civili, politici e sociali, è rinfocolato dallo stupido attentato al giornale satirico francese, molto simile a quello che una volta era il nostro “Cuore”. Qui le
Continua a leggeredi Karim Metref (*)
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