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«Karen Russell mi ha solleticato assai»: prima puntata per «libri ritrovati in biblioteca» (in questo caso sul Marte-dì) di Bianca Menichelli (*)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
«Karen Russell mi ha solleticato assai»: prima puntata per «libri ritrovati in biblioteca» (in questo caso sul Marte-dì) di Bianca Menichelli (*)
Continua a leggereracconto di Maurizio Cometto (*) … fra Julio Cortàzar e certi ricordi d’infanzia
Continua a leggereLe riflessioni e i dubbi di Angelo Maddalena sulla «scienza arresa» di Franco Arminio: fra acqua calda, artisti mal pagati, trivellazioni e vel-Eni
Continua a leggereUn breve ricordo dell’artista a 100 anni (101 a essere pignoli) dalla nascita
Continua a leggeredi Fernando Pessoa
Continua a leggeredi Mauro Antonio Miglieruolo *** Due elementi sono sempre presenti nella motivazione archetipica dell’uomo, il timore del provvisorio, costituito in migliaia di anni di vita precaria (la vita delle masse subordinate) e la consolazione che apporta il permanente, le solide certezze con le quali ritiene di poter sconfiggere l’effimero. Il primo produce angoscia, il secondo annoia, offre ragionevoli sicurezze al
Continua a leggeredi Mauro Antonio Miglieruolo *** In Yerka è raro che compaia la figura umana, forse è per questo che, nonostante l’inquietante combinazione di elementi con la quali compone alcuni suoi scenari, non ispira paura.
Continua a leggeredi Mauro Antonio Miglieruolo Un messaggio politicamente neutro il suo (se non conservatore)? Conclusione impossibile se si considera che l’ideologia, i valori (quelli veri, non i disvalori della destra, che producono incubi sociali), le visioni del mondo, sono alla base dei cambiamenti. Occorre una determinata tensione ideale per affrontare le barriere (anche mentali) che oppone l’esistente e superarle. Come occorre
Continua a leggerea Pescia (28, 29 e 30 agosto) con la partecipazione di Comune-info e di Camminar domandando di Aldo Zanchetta
Continua a leggeredi Mauro Antonio Miglieruolo Il vero artista (e Yerka lo è, uno dei più grandi del Novecento) trascende le condizioni del vissuto che sperimenta. Vede il reale, che ai suoi occhi appare del tutto irrazionale (Hegel li perdoni tutti questi artistacci che ignorano le implicazioni ultime di ciò fanno, ma sanno bene – quasi bene – ciò che creano), per
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