Uruguay 2013: schiaffo della giustizia ai desaparecidos
Il meglio del blog-bottega /212…. andando a ritroso nel tempo (*)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
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Continua a leggere… gli studenti medi e Alain Labrousse lo racconta nel suo libro sui Tupamaros di David Lifodi (*)
Continua a leggereAnche quest’anno il Paese si è fermato – chiedendo verità e giustizia per le vittime della dittatura militare – nel giorno in cui venne assassinato l’ex senatore Michelini. Il figlio Zelmar ne ricorda la figura. di Elena Basso (*) A seguire notizie sull’ ARCHIVIO PER I DESAPARECIDOS ITALIANI
Continua a leggereIncontro con l’avvocato Andrea Speranzoni e Alejandro Montiglio, figlio del capo scorta di Salvador Allende. L’iniziativa si è svolta in occasione del festival resistente “Montemaggio 2017”, nella Montagnola senese. di David Lifodi (*)
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Continua a leggeredi David Lifodi Per il terzo mandato consecutivo sarà ancora un esponente del Frente Amplio a guidare il paese: nel ballottaggio del 30 novembre Tabaré Vázquez ha superato agevolmente Luis Lacalle Pou del Partido Nacional: per i blancos queste presidenziali si sono rivelate un’autentica via Crucis.
Continua a leggere… ma il colore di Tabaré Vázquez è un rosa stinto di David Lifodi Il prossimo 30 novembre gli uruguayani torneranno alle urne per scegliere al ballottaggio il futuro presidente del paese: da un lato Tabaré Vázquez, candidato del Frente Amplio, che al primo turno aveva raggiunto il 46% dei consensi, dall’altra Luis Lacalle Pou, astro nascente dei conservatori, fermatosi
Continua a leggereUruguay: la fuga dei tupamaros dal carcere di Punta Carretas di David Lifodi (*)
Continua a leggeredi David Lifodi Alla fine di febbraio la Corte Suprema de Justicia (Csj) ha deciso che l’Uruguay sarebbe dovuto tornare indietro di quaranta anni:
Continua a leggeredi David Lifodi (*) Un documento desecretato della Cia, datato 23 giugno 1976, rivela che nei primi mesi del 1974, agenti della sicurezza ed emissari delle dittature militari del Cono Sur (Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay e Bolivia), si riunirono a Buenos Aires per preparare azioni coordinate contro “obiettivi sovversivi”: era l’inizio del Plan Cóndor, sostenuto apertamente dagli Stati Uniti, che
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