In Italia non c’è libertà d’informazione sul clima
Nel 2023 giornali e TV hanno parlato di più di crisi climatica, ma sono aumentate le pubblicità di aziende inquinanti, dice Greenpeace. di Redazione Valori.it (*)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Nel 2023 giornali e TV hanno parlato di più di crisi climatica, ma sono aumentate le pubblicità di aziende inquinanti, dice Greenpeace. di Redazione Valori.it (*)
Continua a leggereFantascienza, l’Impiccato, Lingo: di nuovo db vi raccomanda di prendere in edicola (entro l’estate) una splendida antologia Urania per miseri 7,90 eurini. Prestate orecchio a Paul Watzlawick; e occhio al deja vu, a volte inganna.
Continua a leggere… e la “bottega” segnala – a seguire – il mensile cartaceo che resta una delle poche cose da leggere nello Stivale “inventato” dei media. articoli di Giulia Vicini, Luca Rondi e Lorenzo Figoni
Continua a leggereI media italiani continuano ad essere molto poco attenti alla crisi climatica, salvo in caso di grandi eventi o catastrofi. di Claudia Vago (*)
Continua a leggeredi Domenico Stimolo
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Continua a leggere… mentre i grandi media hanno le gambe corte. Riflessioni intorno a «Irriverenti e libere: femminismi nel nuovo millennio» – Editori Internazionali Riuniti: 224 pagine per 16 euri – di Barbara Bonomi Romagnoli (*) «Le persone istupidiscono all’ingrosso e rinsaviscono al dettaglio». La frase di Wislawa Szymborska serve a Barbara Romagnoli per
Continua a leggeredi Mauro Antonio Miglieruolo http://miglieruolo.wordpress.com/2013/04/22/cominciate-voi-a-rispettare-il-dolore-della-povera-gente/ *** Oggi lunedì 22 aprile, ma già la sera di domenica, nel corso di duna disgustosa puntata in Onda su La7, presente l’esimio Signor Giuliano Ferrara (il che la dice tutta sul taglio che si è voluto dare alla trasmissione),
Continua a leggereMuore Alice Ricciardi von Platen di d. b. (*) «Vite indegne di essere vissute» ovvero «Ausmerzen»:
Continua a leggereDurante l’edizione delle venti del telegiornale di La7 di mercoledì 8 febbraio 2012, condotta da Chicco Mentana, ho avuto una allucinazione auditiva. Vengo a conoscenza che “l’uomo più odiato d’Italia” (istantaneamente prendo a compulsare la memoria partendo dalla lettera Esse: Sallusti? Schettino? Scilipoti?) sarebbe… Cesare Battisti. Bella lì.
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