Furundulla 242- domani pomeriggio a Milano…
…i funerali dell’indomita Licia di Benigno Moi Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link (forse)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
…i funerali dell’indomita Licia di Benigno Moi Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link (forse)
Continua a leggereIl 22 aprile a Nova Milanese presentazione della nuova edizione del libro di Licia Pinelli e Piero Scaramucci
Continua a leggereE’ un pezzo che vi lascio senza niente da leggere. Oggi vediamo di rimediare aggiornando il Catalogo Free Download con una miscellanea di stili e di argomenti. Spazieremo dalle liriche di Nick Cave al pensiero di Wilhelm Reich, dalla strage di Piazza Fontana alle nuove modalità repressive dei movimenti, dalle nocività industriali alla conta delle vittime civili dei bombardamenti occidentali
Continua a leggereUn dossier su «A rivista anarchica»; a seguire il sommario del numero 405
Continua a leggeredi Alexik (*) “Era quasi menzanotte e cadiu nella corti e strisciò lu cornicioni ch’era sutta a lu balconi. Era mortu n’allìstanti stiso in terra malamenti e pareva fossi mortu un’istanti prìcidenti. Lu questuri dissi poi non l’abbiamo ucciso noi !” (Franco Trincale) “Vi giuro che non l’abbiamo ucciso noi !” È la mattina del 16 dicembre 1969, sono passati quattro giorni
Continua a leggere… viene “suicidato” nella questura di Milano
Continua a leggereRicordando il 15 dicembre 1969 a Milano
Continua a leggere… andando a ritroso nel tempo (*) LETTERA A UN’AMICA SU CALABRESI, PINELLI E NOI di Mark Adin
Continua a leggereCi sono dolori che vanno tenuti stretti come madri, e ricordi che diventano nel tempo tatuaggi. Sono identità, giuramento, prima pietra, sguardo nel buio. Mi stupisce sempre constatare quanto sia viva quella indissolubilità di fatti: la bomba e il volo di Pino. Immaginare, quasi percepire il rumore dello schianto del corpo, il suono, sordo e spaventoso, della violenza di Stato.
Continua a leggeredi Mark Adin Cara Marghe, è davvero tanto tempo che ti voglio dire delle cose, e
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