La Bolivia che verrà

«Abbiamo recuperato la democrazia e la speranza» sono state le prime parole pronunciate da Luis Arce dopo la sua elezione. Il Movimiento al Socialismo dovrà guardarsi dalle manovre di destabilizzazione della destra, tutt’altro che terminate, ma proseguire sulla strada del rinnovamento e dell’apertura ai movimenti sociali senza tentativi di cooptazione come accaduto negli ultimi anni: queremos volver mejores. di David

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La Bolivia laboratorio della contrainsurgencia

La presidenta Jeanine Añez concede le elezioni presidenziali il prossimo 6 settembre, ma il governo confida nella strategia della tensione e nell’emergenza sanitaria (gestita malissimo) per frenare Luis Arce, il candidato del Mas avanti nei sondaggi. L’estrema destra boliviana, divisa e rissosa al pari di quella venezuelana, guarda proprio al golpismo antibolivariano e al duqueuribismo colombiano per scongiurare il ritorno

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America latina alla prova di Covid-19

Due articoli di Laura Vales e una panoramica di David Lifodi La quarantena nei quartieri popolari argentini, dove quattro milioni di persone vivono in sovraffollamento e senza possibilità  di lavorare a casa. Provvedimenti repressivi in Uruguay, Bolivia, Colombia, Cile. La pandemia utilizzata dai governi di destra per ristabilire l’ordine pubblico. E crescono gli omicidi contro i lottatori sociali.

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