Nel Brasile che si prepara a sorridere per i mondiali
L’assassinio – «come tanti» – di Claudia Silva Ferreira e un commento (di Alberto Chicayban)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
L’assassinio – «come tanti» – di Claudia Silva Ferreira e un commento (di Alberto Chicayban)
Continua a leggere1964, il Brasile precipita verso la dittatura militare di Diego Corrado (*) Cinquant’anni fa, il 13 marzo 1964, con il comizio della Central do Brasil (la grande stazione ferroviaria nel centro di Rio de Janeiro) davanti a 150mila sostenitori, il presidente João Goulart tentava un’estrema difesa della legalità democratica di fronte all’incalzare delle forze reazionarie. Sarà deposto dall’Esercito il successivo
Continua a leggeredi David Lifodi (*) Ha senz’altro ragione Bernardo Mançano Fernandes, geografo e docente universitario, ad affermare sulla rivista Carta Capital che i 30 anni del Movimento Sem Terra rappresentano un indice eccellente della democrazia brasiliana. L’esistenza del campesinato come soggetto politico che rivendica il diritto alla terra è un aspetto significativo della democrazia del gigante dell’America Latina, così come lo è il rifiuto dei
Continua a leggeredi David Lifodi (*) Dom Erwin Kräutler, vescovo di Xingu e presidente del Consiglio Indigenista Missionario (Cimi), ha scritto di recente che il governo brasiliano sta adottando nei confronti dei popoli indigeni la strategia del divide et impera: “si tratta di una tattica usata sistematicamente dai governi e dai gruppi economici a loro vicini per sfruttare le risorse naturali dei territori
Continua a leggereIl battesimo di sangue di frei Tito Alencar da Lima, vittima della dittatura brasiliana di David Lifodi (*)
Continua a leggeredi David Lifodi* La “rivoluzione dei 20 centesimi” che ha scosso il Brasile nelle ultime due settimane di giugno (ed oltre) ha ottenuto un primo risultato, quello di spingere la presidenta Dilma Rousseff a
Continua a leggeredi David Lifodi Il Pantanal, il santuario della biodiversità latinoamericana che si estende per oltre 210mila chilometri quadrati tra Bolivia, Paraguay e soprattutto Brasile, è sotto assedio, minacciato dalla costruzione delle centrali idroelettriche e dal fenomeno del land grabbing, entrambi frutto del turbocapitalismo verso cui è proteso il gigante verdeoro.
Continua a leggeredi David Lifodi* Alla fine le contraddizioni del Brasile sono venute a galla. Il paese del miracolo economico, quello che fa parte del Brics (il gruppo dei paesi emergenti composto anche da Russia, India, Cina e Sudafrica), gioca un ruolo di potenza sub imperialista a livello continentale, promuove le grandi (e assai discutibili) opere, ma al tempo stesso è riuscito, seppur
Continua a leggeredi David Lifodi L’occupazione permanente del cantiere principale dove si svolgono i lavori per la costruzione della centrale idroelettrica di Belo Monte da parte dei popoli indigeni, iniziata a inizio maggio e conclusasi solo pochi giorni fa, ha segnato una nuova fase nel conflitto sociale tra le comunità da un lato e lo stato del Pará dall’altro: gli operai che lavorano
Continua a leggere… contro agrobusiness e speculazione immobiliare di David Lifodi L’assentamento Milton Santos si trova a metà strada tra le città di Americana e Cosmópolis, regione metropolitana di Campinas, stato di San Paolo, vi abitano 68 famiglie per un totale di circa 200 persone: un ordine di sgombero del giudice Luiz Stefanini potrebbe metter fine ad un’occupazione tra le più originali
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