Vladimir Majakovskij, la rivoluzione necessaria e «la barca dell’amore»

un ricordo (con troppa passione?) di d. b. «Battete in piazza il calpestio delle rivolte». E per essere ancor più chiaro, essendo lui un poeta: «Abbasso il vostro amore, abbasso la vostra arte, abbasso il vostro regime, abbasso la vostra religione». Non ha dubbi: «E’ la mia rivoluzione» spiega nell’autobiografia. Satira e rabbia, amore traboccante e senso di giustizia, rifiuto

Continua a leggere