Il pensiero calcolante: in economia e vita
di Paolo Mottana (*)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
di Paolo Mottana (*)
Continua a leggereNella puntata 172 di «Ci manca(va) un Venerdì» l’astrofilosofo Fabrizio Melodia parte dalla didattica a distanza e arriva allo stato dell’arte precedente che sembra vuoto più che pieno. «Non lo so come ne usciremo, ma una cosa è certa: tutto dipenderà da quanto saremo stati attenti alla lezione che ci sta dando il virus» afferma – con un certo grado
Continua a leggere118esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Continua a leggereUn racconto in movimento fra la camicia di forza e il triangolo di dio Il meglio del blog-bottega /133…. andando a ritroso nel tempo (*)
Continua a leggeredi Santa Spano’ Visto che per il 2016 ho scelto il verbo “fare” (di cui c’è un gran bisogno), il “do it” per essere meno provinciali, nel parlare della città che abito, e dintorni, sto provando a raccontarvela con le storie di chi la città la vive e soprattutto la fa, voce del verbo fare, appunto! Si potrebbe stare seduti
Continua a leggereTutte le Donne di Pablo Picasso: pubblicato su marzo 19, 2013 da amu.art (e qui postato da Mauro Antonio Miglieruolo)
Continua a leggereLa moglie se n’era andata improvvisamente, a causa di un brutto incidente. La macchina si era fracassata sui pietroni della Sesia, che d’estate, spesso, è quasi asciutta. Prima di carambolare, dall’abitacolo era uscito un grido, uguale a quello che si ascolta sugli ottovolanti, seguito dal rumore di lamiere contorte, locuzione consumata dai taccuini di cronaca sino al logoramento. Quanto era
Continua a leggereNell’inventario, spero definitivo, degli assassini che ho incrociato finora, ne ricordo alcuni più di altri, così come si rammentano viaggi o libri memorabili. Metaforicamente l’operazione è simile. Un omicida è parente di un viaggio, che porta con sè il rapimento del viaggiatore; oppure di un libro, con tutta la forza della storia che evoca. L’omicidio è un fatto piuttosto comune,
Continua a leggeredi Mark Adin Yehùda era ladro. Soprattutto era ladro d’amore. Nascondeva la sua natura. Era soggiogato dallo splendore di Yeshùa, dal suo camminare, dal suo magnetizzare le genti, dai suoi lunghi capelli.
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