Landgrabbing maremmano

  di Alessandro Meo e Francesco Martone (*) “Proprio perché la lotta politica deve passare per ogni luogo che essa non può accettarsi nei soli termini di una “vittoria” o di una conquista del potere. E questo non per ragioni di ordine morale, ma perché nessun potere, qualunque sia la sua origine, qualunque sia la sua legittimità, potrà produrre, in

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È ancora notte fonda sulla ex Ilva

Taranto aspetta un piano per il futuro. È possibile “decarbonizzare” l’acciaio e che cosa significa per il lavoro, la vita dei tarantini, la città? L’acciaieria vivacchia nella totale assenza di una strategia industriale e di risanamento, mentre si respira un’aria di chiusura per consunzione. E restano irrisolti i nodi delle bonifiche, dell’inquinamento e degli impatti sulla salute. di Marina Forti

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Si scrive nucleare, si legge profitto

 di Angelo Tartaglia (*) Ormai non passa giorno senza che, attraverso i maggiori canali di informazione, venga menzionato il nucleare italiano prossimo venturo. Intanto il piano delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) non procede. A maggio il Parlamento si è espresso a favore di un rientro nazionale nella filiera nucleare, improvvidamente interrotta dal popolo italiano in versione referendaria. Il ministro Pichetto

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Università: un tetto per tutte e tutti

da Coniare Rivolta (*) È un ottobre caldo, non solamente per le temperature. Infatti, con l’inizio del nuovo anno accademico si ripropongono ciclicamente quelli che sono i problemi strutturali del diritto allo studio universitario in Italia. L’esodo degli studenti dalle macroaree del Centro-Sud ai mega atenei del Nord (oltre a Roma e Napoli) ricrea un vecchio problema, cioè la ricerca

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