“Pensando ad Anna”: una storia di ribellione e amore

“Pensando ad Anna” è un documentario ibrido che ripercorre la storia delle più importanti rivolte carcerarie italiane degli anni ‘70 attraverso la testimonianza del fiorentino Pasquale Abatangelo, tra i fondatori dei NAP (Nuclei Armati Proletari). Intrecciando interviste, ricostruzioni performative, materiale d’archivio e facendo interagire il protagonista con il giornalista Fulvio Bufi e con attori e attrici, il film imbastisce un

Continua a leggere

Verità e giustizia per la strage di Sant’Anna

di Comitato Verità e Giustizia per la strage di Sant’Anna (*) [Pubblichiamo in anteprima l’Introduzione al dossier sulla strage dell’8 marzo 2020 nella Casa Circondariale di Modena inviataci dal Comitato Verità e Giustizia per la strage di Sant’Anna. Un contributo in termini di controinformazione e controinchiesta dal basso su uno degli eventi più drammatici e sanguinosi mai avvenuti nella storia

Continua a leggere

Carceri tra paure e abusi

Associazione Yairaiha Onlus (*) Dopo le rivolte dei giorni scorsi, alle segnalazioni giornaliere relative alla quotidianità detentiva in cui si riscontra un’ «economia dei diritti sospesi» si aggiungono, numerose, quelle concernenti i  pestaggi, violenze e umiliazioni subite dai detenuti trasferiti dagli Istituti di Foggia, Modena, Rieti e Melfi che vanno ad aggravare ulteriormente il bilancio iniziale di 13 detenuti morti

Continua a leggere

Memorie dei dannati della terra

di Alexik (*)   “Là, dov’era più umido fecero un fosso enorme e nella roccia scavarono nicchie e le sbarrarono alzarono poi garitte e torrioni e ci misero dei soldati, a guardia ci fecero indossare la casacca e ci chiamarono delinquenti infine vollero sbarrare il cielo … non ci riuscirono del tutto altissimi guardiamo i gabbiani che volano”. (Sante  Notarnicola, Galera. Favignana

Continua a leggere

Cayenne italiane

di Alexik (*) “Il cancello si apriva in continuazione. Dai furgoni scendevano quei ragazzi e giù botte. Li hanno fatti stare in piedi contro i muri. Una volta all’interno gli sbattevano la testa contro il muro. A qualcuno hanno pisciato addosso, altri colpi se non cantavano faccetta nera. Una ragazza vomitava sangue e le kapò dei GOM la stavano a

Continua a leggere