Scherziamo?
di Sergio Mambrini C’era stata un’età dov’era permesso tutto. Fu proprio allora che conobbi il Tojo. Il suo nome vero sarebbe stato Vittorio,
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
di Sergio Mambrini C’era stata un’età dov’era permesso tutto. Fu proprio allora che conobbi il Tojo. Il suo nome vero sarebbe stato Vittorio,
Continua a leggeredi Sergio Mambrini Quando aprii gli occhi vidi attorno a me pareti bianche. Il letto però era scuro. L’armadio, sulla destra, occupava uno spazio notevole. Alla mia sinistra si apriva una grande finestra, velata da una tenda di garza bianca. Dov’ero? Al momento non capii. Appoggiai la schiena sul cuscino piegato e
Continua a leggeredi Sergio Mambrini A Soulac sur Mer Giorgio aveva conosciuto José, spagnolo di Madrid. Gli era sembrato tal quale gli amici che frequentava in viale Carso nella sua prima età:
Continua a leggeredi Sergio Mambrini Negli anni settanta Giorgio sponsorizzava (si può dire?) la salute e la libertà. Per chi non avesse letto «Fango Nero», mi spiego: verso la fine di quegli anni Giorgio aveva strambato. Si era buttato in un’avventura nuova,
Continua a leggeredi Sergio Mambrini Vi riporto questo brano tratto dal capitolo «Ridere» (nel libro «Fango nero», già recensito da Daniele Barbieri in questo blog). Se non l’avete ancora letto, adesso potete intuire per quale motivo ho scritto «I bagagli di Fulvia» che trovate subito dopo.
Continua a leggeredi Sergio Mambrini Giorgio venne al mondo quasi quattro anni dopo suo fratello. La madre faceva la sarta in casa. La guerra fascista era finita l’anno prima e il lavoro non le mancava. «Chissà!…
Continua a leggeredi Sergio Mambrini Ci risiamo. Giorgio ha letto il blog. Forse ha percepito i miei dubbi. Può darsi che abbia interpretato anche i vostri silenzi
Continua a leggereOnirica di Sergio Mambrini La storia che vi propongo oggi è la risposta (finalmente!) di Giorgio ai miei auguri di buon anno. Pensavo proprio che avesse rinunciato a replicare. Invece
Continua a leggeredi Sergio Mambrini Questi fatti mi sono stati riferiti da una persona reale. Il mio vizio di imbrattacarte ve li propone come fossero il frutto di un’invenzione letteraria. Ma non è stato così, purtroppo.
Continua a leggeredi Sergio Mambrini Anche secondo voi Giorgio era un po’ depresso? Nella lettera che mi ha scritto prima di Natale,
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