Le proteste in India dopo il femminicidio di Moumita Debnath

di Anna Ghedina (*) Una piazza straripante di donne, ripresa dall’alto, probabilmente attraverso un drone, con al centro uno spiazzo libero, delimitato e accerchiato da persone. Nella porzione di terreno visibile, adornata da decine di candele, si legge la frase curda “Jin, jiyan, azadî” affiancata dalla sua traduzione in bengalese. Donna, Vita, Libertà. Lo slogan nato sulle montagne del Kurdistan,

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Dove tutto ha un prezzo e….

…nulla ha un valore di Vandana Shiva «How Violent Economic ‘Reforms’ Contribute to Violence Against Women»per Al Jazeera, 1.1.2013; traduzione di Maria G. Di Rienzo. Vandana Shiva è un’ecofemminista, attivista per la biodiversità e i diritti dei contadini, vincitrice del Premio Nobel Alternativo – Right Livelihood Award – nel 1993, autrice di oltre 20 libri e 500 dissertazioni accademiche, fondatrice

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Un nome da ricordare

 di Maria G. Di Rienzo Un nome da ricordare: Muhammed al-Arifi. Prestigioso chierico saudita, propugnatore della violenza contro le donne già in passato, bandito qualche settimana fa dall’entrare in Svizzera dove partecipava al Consiglio centrale islamico, ha ora emanato una fatwa (ordinanza religiosa) in cui chiama allo stupro di gruppo per le ragazzine e le donne siriane. E’ un uomo

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