The martian (Il sopravvissuto) – Ridley Scott
di Francesco Masala
sceneggiatura del bravissimo Drew Goddard (già regista di un film grandissimo, qui), il film è girato in Giordania.
cose folli, come i teloni di plastica, non inficiano la bellezza del film, il botanico Mark Watney è un Robinson senza Venerdì.
poi è un’americanata, ben fatta, attori bravissimi, gli statiunitensi sono un popolo unito, multietnico, loro colonizzano, come negli western, e meno male che non c’è nessun marziano da sterminare.
e tutto è bene quel che finisce bene, solidarietà, ottimismo e forza di volontà vincono su tutto.
poi ti chiedi quanti sforzi si fanno per salvare un uomo, e come è facile dannarne milioni, e distruggere il mondo.
fatta la tara di questi aspetti ideologici, il film è pieno di trovate, momenti in cui si ride, e il potente di turno (qui la Nasa) viene ridicolizzato da qualcuno che non conta niente, ma poi fa andare avanti il mondo, la burocrazia ha rituali e tempi che non risolvono niente, ma coprono con un tappeto di parole e non verità, quindi menzogne, la realtà.
e poi appare qualcuno che usa la fantasia e risolve i problemi, come il bambino, mutatis mutandis, che scopre che l’imperatore è nudo.
il mondo cambia, i russi non vengono nominati, i cinesi sono i nemici/amici, avversari/alleati dello spazio, e Matt Demon costa sempre un sacco di soldi al contribuente statunitense (meno male per loro che se li stampano da soli, i dollari).
si perde nel deserto, si perde in guerra, si perde nello spazio, e non è la prima volta, non perdetelo di vista.
http://markx7.blogspot.it/2015/10/the-martian-il-sopravvissuto-ridley.html