«Tracce migranti» di Mauro Biani

Uno straordinario libro – lo trovate in edicola – di vignette e infografiche

di Energu (*)

TracceMig-copBIANI

Manager e plutocrati senza occhi, uomini della strada, soldati e celerini stagliati su sfondi indaco-violetti, con epitaffi raggelanti a suggello. Gusto pittorico e ghiotte/dotte citazioni/manipolazioni (su tutti Antonello da Messina e Magritte). Migranti ibridati a continenti, potente e suggestivo uso del mono/bicolore, Mauro Biani alterna stili e tecniche e ‘dipinge’ con lucido sarcasmo, ‘lapidario’ o ‘verboso’ ma sempre al servizio della sostanza, della solidarietà, della denuncia. Insomma un Bucchi più incisivo e ficcante, meno astratto e mainstream. Biani attinge alla discarica dei luoghi comuni, li deforma e plasma per rispedirli al mittente con evidenziato il loro virulento carico di qualunquismo, cialtroneria e capitalismo stragista. Emblematico il seminatore di bombe. Il suo è un lirico e accorato canto che ribadisce l’assoluta, prevaricante inconsistenza di deformità lessicali quali straniero, cittadinanza, immigrato: la Terra è di tutti e di nessuno e fra ‘simili’ non esistono privilegi pregressi che possano soverchiare i diritti fondamentali dell’altro. Paradossale e illuminante in tal senso la copertina del libro, dove un defilato Mandela guarda da una finestra persone stipate in un barcone, proprio lui, nativo del Sudafrica, tenuto in prigione per quasi 30 anni da un manipolo di immigrati bianchi.

(*) Per un po’ di giorni sarà in edicola (8 euri per 160 pagine) il libro «Tracce migranti» – supplemento al quotidiano «il manifesto» – ovvero «Vignette clandestine e grafica antirazzista» di Mauro Biani con le infografiche di Carlo Gubitosa e Antonella Carnicelli e due contributi di Franco Pittau (del centro Idos) e di Giusi Nicolini (sindaca del comune di Lampedusa e Linosa). Lo co-editano l’Associazione culturale Altrainformazione e «il manifesto». Imperdibile. Commovente. Stra-ricco di statistiche, idee, memoria, intelligenza, bellezza e purtroppo di dolore. Immagini capaci di suscitare vergogna (un sentimento rivoluzionario) e azione. Ha ragione Energu: le vignette di Mauro Biani sono «sempre al servizio della sostanza, della solidarietà, della denunci», senza mai essere banali o retoriche. E allora come proprio Biani scrive all’inizio: «Buona lettura e buona strada/navigazione a tutti». (db)

 

energu

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