Tre libri da non perdere

Abdulrazak Gurnah, Rodrigo Fresán, Haruki Murakami, letti da Francesco Masala

Cuore di ghiaia – Abdulrazak Gurnah

Selim racconta la sua storia, è un bambino felice, fino a quando misteriosamente il padre tanto amato sparisce da un giorno all’altro, senza motivo.

crescendo Selim avrà tante domande senza risposta (alla fine chi legge saprà tutto, non si proccupi).

Selim ha uno zio (fratello della mamma), che lo ospita a Londra, lo tratta come un figlio, lui ha nostalgia di casa, della mamma e di una sorella più giovane, sa che la sua vita è ormai quella di un espatriato, come tanti del sud del mondo (e del sud Italia, aggiungo io).

il romanzo è pieno di (piccole) storie parallele, conseguenti, antecedenti, e ognuna è appassionante, sono tutte collegate, ci sono tante pagine, ma non ti annoi un secondo, e alla fine dirai: già finito?

buona (sorprendente) lettura.

ps: meno male che Abdulrazak Gurnah ha ottenuto il premio Nobel, i suoi libri vengono tutti pubblicati, adesso.

https://stanlec.blogspot.com/2024/02/cuore-di-ghiaia-abdulrazak-gurnah.html

 

 

Melvill(e) – Rodrigo Fresán

Melville è proprio un miracolo della letteratura. Rodrigo Fresán racconta una storia che riguarda Herman Melville e suo padre Allan Melvill (della e che si aggiunge al cognome saprete leggendo, se siete curiosi).

si tratta di un dialogo fra padre e figlio, o, meglio, dei monologhi di Allan e Herman, a volte quasi dei flussi di coscienza inarrestabili, ed è denso di riferimenti e citazioni, anche del futuro (troverete persino Battiato, fra gli altri) e il miracolo di Rodrigo Fresán è di incastrarli così bene da non pesare un grammo nel flusso della storia (merito anche della traduzione di Giulia Zavagna).

all’inizio sembra difficile leggere il libro, ma appena si entra nel flusso di Allan e Herman non ti stacchi più, e quel delirio dell’attraversamento del fiume ghiacciato ti sembra di averlo visto davvero.

buona (melvilliana) lettura.

https://stanlec.blogspot.com/2024/02/melville-rodrigo-fresan.html

 

 

Uomini senza donne – Haruki Murakami

Il libro raccoglie alcuni racconti tra cui Drive my car (che ha ispirato un gran bel film, premio Oscar).

Tutti i racconti sono belli, ça va sans dire, e uno mi ha colpito più degli altri, Samsa innamorato.

È (come) un seguito dalla Metamorfosi, di Franz Kafka

Gregor Samsa un giorno si sveglia, e scopre che la porta della sua stanza non è chiusa a chiave, non sa perché, la casa è deserta, si muove a fatica, in cucina il tavolo della colazione è apparecchiato, devono essere usciti di fretta.

Gregor ha dei ricordi confusi, non capisce cosa succede, chi è, dove è, è preoccupato, non capisce cosa succede fuori, è angosciato, indebolito, impaurito, indifeso, si sdraia su un letto, e riesce a prendere sonno.

Suona il campanello della casa, con difficoltà Gregor va ad aprire e…

Buona murakamiana-kafkiana lettura

https://stanlec.blogspot.com/2024/02/uomini-senza-donne-haruki-murakami.html

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