Tre maggio: udienza di Mattia Battistetti a Treviso
Una data che coincide col secondo anniversario dello straziante omicidio sul lavoro di Luana D’Orazio.
Dopo la manifestazione di venerdì 29 aprile una nuova “scadenza” riguarda l’evento mortale di Mattia Battistetti.
La data coincide con il secondo anniversario dell’omicidio colposo di Luana D’Orazio a Montemurlo di Prato, un omicidio che si è concluso con sentenze che a nostro avviso non rendono giustizia e non danno quel messaggio che avrebbe potuto agire da deterrente e quindi facilitare la prevenzione per il futuro.
Abbiamo cercato di entrare come “parte civile” nel procedimento che riguarda Mattia. Certamente non vogliamo proporre polemiche né appesantire l’iter giudiziario con questioni “collaterali”. Il problema principale non è certo la nostra modesta presenza ma l’obiettivo è la “giustizia giusta” che tutti auspichiamo.
Tuttavia alcune “precisazioni” possono essere utili:
– non abbiamo presentato istanza di costituzione di parte civile come RETE NAZIONALE LAVORO SICURO in quanto non essendo avvezzi alla burocrazia non abbiamo ancora depositato un formale statuto notarile. Peraltro sappiamo che a volte la motivazione delle “esclusioni” è “…il fatto è precedente alla nascita della associazione che si propone come
parte civile…”
– la RETE NAZIONALE LAVORO SICURO, nata il 26 maggio 2022 a Modena, rappresenta la confluenza di vari soggetti sociali che lavorano sul tema della salute occupazionale da 50 anni. Abbiamo presentato istanza come circolo “Chico Mendes” che è una della associazioni confluite/federate con e nella RETE NAZIONALE LAVORO SICURO.
Il circolo è parte civile riconosciuta nel noto procedimento penale che si sta celebrando tra Venezia e Verona denominato “asfalti tossici” (a proposito dell’asserito mancato radicamento territoriale …evidentemente le valutazioni dei giudici sono molto soggettive…
I soci della RETE e del circolo sono attivi in Veneto sin dai tempi del processo per il petrolchimico di Porto Marghera nel quale hanno prestato anche attività di consulenza pro bono al p.m. dell’epoca (Casson) e ad alcune “pari lese”.
Lo statuto del circolo è perfettamente coerente con il ruolo di parte civile e la attività della associazione, certamente importante anche nel campo del pacifismo, è stata sempre orientata alla azione a supporto dei lavoratori con particolare riferimento ai lavoratori più pesantemente esposti a rischio come i giovani, i lavoratori precari e gli immigrati.
– Come abbiamo detto però, non intendiamo impegnare ulteriori energie e tempo per contestare una decisione che pure consideriamo assolutamente sbagliata.
Certo comprendiamo che la nostra “assenza” e la assenza in generale di parti civili “conviene” agli imputati, ma poiché l’obiettivo principale rimane la “giustizia” per Mattia , mettiamo comunque a disposizione della parte civile rappresentata dai familiari la nostra esperienza e il nostro supporto tecnico e sociale , sia in tribunale che fuori dalle aule giudiziarie.
– i familiari di Mattia hanno dato prova di grande responsabilità sociale e di eccezionale altruismo imboccando, nella elaborazione del lutto, quella strada che Alex Langer usava definire di “portatori di speranze collettive” .
PER QUESTO SENTIAMO IL DOVERE MORALE ASSIEME A TANTI ALTRI, COME SI E’ VISTO ANCHE NELLA MANIFESTAZIONE A MONTEBELLUNA DEL 29 APRILE 2023, DI SOSTENERLI IN UNA RESISTENZA CIVILE CHE E’ A FAVORE DEL “BENE COMUNE”.
Basta morti sul lavoro, uguale speranza di vita, di salute e di benessere per tutte/i.
Vito Totire, portavoce RETE NAZIONALE LAVORO SICURO
Coordinamento nazionale : via Polese 30 40122 Bologna 333.4147329
vitototire@gmail.com , Savio Galvani, Ezio Gallori, Davide Fabbri