Trumbo (L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo) – Jay Roach
di Francesco Masala
Trumbo è apparso come una meteora in un pugno di sale per qualche giorno, nel febbraio 2016.
per fortuna tutto (anzi, solo molto) si può recuperare.
il film è incentrato sulla storia di Dalton Trumbo, uno sceneggiatore leggendario, il più famoso di quelli privati del diritto di lavorare, o almeno di mettere il proprio nome ai loro lavori, a causa del maccartismo.
regista di un unico e immenso film, ecco qui qualcosa su Dalton, per chi non lo conosce.
era il più grande sceneggiatore dei suoi tempi, e tutti lo sapevano.
attori bravissimi, tutti e non solo il protagonista (Bryan Cranston, candidato all’Oscar).
una storia di tempi bui, di caccia alle streghe, e galera, per chi non faceva il delatore, mancava solo il rogo, tempi di miserie umane, ma anche di grandezza.
alcune scene memorabili rendono il film da non perdere, Kirk Douglas e Otto Preminger riportano Trumbo al posto che gli spettava.
peccato però non averlo visto al cinema
QUI una bellissima intervista di Roger Ebert a Dalton Trumbo, nel 1971
http://markx7.blogspot.it/2016/05/trumbo-lultima-parola-la-vera-storia-di.html
Sono tra quelle/i che hanno avuto la fortuna di vedere «Trumbo» in sala. Condivido – del resto mi succede quasi sempre – le valutazioni di Francesco Masala. La vicenda storica è ben ricostruita, i personaggi principali sono resi con efficacia, il ritmo narrativo fila. Qualcosa manca? Certamente però non si può chiedere tutto a un solo film. il mio unico dubbio è proprio sull’immagine che giustamente Francesco ha scelto per il suo post. «E Johnny prese il fucile» è un grande film e prima ancora un grandissimo libro. Mi sento di affermare che poche volte la guerra è stata diffamata (così deve essere, il militarismo va narrato e mostrato in tutta la sua INFAMIA) con tanta efficacia e ragione. Infatti «E Johnny prese il fucile» fece paura. Fatico a capire perchè – almeno nei titoli di coda del film, dove qualcosa in più si accenna – manca un riferimento minimo; non è un “episodio minore”nella vita di Trumbo. Perciò… come già altre volte qui in “blottega” vi consiglio di leggerlo e vederlo, di farlo conoscere. [db]
anch’io ho notato quell’assenza, e la posso interpretare in due modi:
– o è qualcosa che disturba e dà fastidio (e allora meno se ne parla meglio è)
– oppure per chi ha scritto il film quello è un episodio minore, non è sceneggiatura per altri, avrebbe tolto ritmo, avrebbe reso “ideologico” il film.
in realtà non è un episodio, e la scrittura di Spartacus lo dimostra.
“Johnny prese il fucile” è un film (e un libro) nel quale non c’è spettacolo, nel senso di Hollywood, è solo la storia di uno scarto umano, che tutti vorrebbero scomparisse.
come dice Daniele, leggete e fate leggere quel libro, guardate e fate guardare quel film.