Turchia: due appelli
Libertà accademica e di stampa
Mi rivolgo ancora a voi. Stavolta per divulgare due appelli. Uno è il grido che viene dal mondo accademico in Turchia. Qualche mese fa più di mille persone del mondo accademico hanno firmato un appello rivolto al governo per chiedere di fermare con le operazioni militari in atto nel sud est del Paese. Purtroppo l’appello oltre non ricevere un riscontro positivo è stato un elemento utile per lanciare una caccia alle streghe; denunce, umiliazioni pubbliche, minacce di morte, licenziamenti, processi e arresti. Qui sotto trovate un breve articolo scritto da uno dei firmatari dell’appello, Serdar Degirmencioglu, successivamente licenziato e denunciato. Lascio a lui la parola chè riassume in modo eccellente la situazione attuale in Turchia. Invito tutt* voi a prendere questo pezzo e ripubblicarlo nei vostri mezzi di comunicazione di massa, facendo riferimento a BabelMed che è stato primo a pubblicarlo.
http://ita.babelmed.net/cultura-e-societa/73-turkey/13949-2016-06-11-12-30-33.html
Un secondo appello invece riguarda la libertà di stampa in Turchia. Attualmente sono 36 giornalisti e reporter in diversi centri di detenzione sparsi nel Paese. In questo articolo che vi segnalo, tratto particolarmente di quei 13 giornalisti che lavoravano per l’agenzia di stampa Dicle. Una piccola agenzia ora vede 13 suoi collaboratori dietro le sbarre, tutti accusati di far parte di un’organizzazione terroristica oppure fare propaganda per suo conto. Secondo i giudici, le prove sono i lavori giornalistici che hanno svolto nelle zone di scontri tra le forze armate e le guerriglie della lotta armata nel sud est della Turchia. In fondo troverete un appello lanciato da 105 intellettuali per la scarcerazione immediata dei giornalisti. Anche per questo articolo invito tutt* voi a ripubblicarlo facendo riferimento alla fonte.
http://www.pressenza.com/it/2016/06/appello-per-scarcerazione-13-giornalisti-agenzia-stampa-diha/
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murat_cinar
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LE VIGNETTE SONO RIPRESE DA il nostro alleato turco QUI IN “BOTTEGA”